Google Self-Driving Car, l’innovativo progetto di auto con pilota automatico in lavorazione presso i laboratori di ricerca del colosso di Mountain View, si è “fatta un giro” portando con sé a bordo il presidente turco Abdullah Gül accompagnato da signora e Sergey Brin, co-fondatore dell’azienda che peraltro indossava un prototipo di Google Glass, gli occhiali sperimentali per la realtà aumentata.
Tralasciando questo simpatico fatto, che dimostra comunque la grande importanza riposta verso il progetto da Google, quello dell’automobile che guida da sola è un’idea avveniristica che sembrava impossibile da realizzare solo dieci anni fa. Ma nel giro di due lustri l’industria tecnologica ha fatto passi enormi in avanti, e non sono solo i Google Glass esponenti di questa impressionante crescita.
Google Self-Driving Car funziona, tanto da ottenere il permesso di circolare liberamente sulle strade del Nevada a patto che vi siano due persone a bordo, una al posto del conducente l’altra nel sedile del passeggero, pronte a intervenire in qualsiasi momento. Dopotutto, si tratta pur sempre di un qualcosa ancora in fase di sperimentazione.
Il colosso californiano sta testando otto auto differenti con il sistema Self-Driving: sei Toyota Prius, una Audi TT e una Lexus RX450h. Una curiosità è dettata dal fatto che l’unico lieve incidente è stato causato da un errore umano, a ulteriore testimonianza dei risultati incoraggianti finora registrati in fase di test. Il giro con il presidente turco non ha avuto particolari problematiche, con Abdullah Gül e moglie che possono perlomeno dire di aver potuto provare in anteprima quello che potrebbe offrire in futuro il mercato dell’automobile.