La tecnologia equipaggiata dalla Google self-driving car garantisce un livello di sicurezza tanto elevato da poter essere definita “più attenta” rispetto all’automobilista medio. La responsabilità degli incidenti finora causati durante la fase di test, infatti, sarebbe secondo il gruppo di Mountain View da imputare in tutti i casi ad un errore umano e non ad un comportamento anomalo o imprevisto della vettura a guida autonoma.
Dopo aver annunciato che a partire dall’estate alcuni di questi veicoli si muoveranno sulle strade californiane, bigG compie un ulteriore passo in avanti nel progetto, dando il via alla condivisione di un report mensile sul sito ufficiale, all’interno del quale sono passati in rassegna informazioni e dati raccolti durante i test, compresi quelli relativi a incidenti o imprevisti. Il primo, consultabile sotto forma di file PDF, focalizza l’attenzione sui prototipi impiegati dal 2009 al mese scorso, ottenuti modificando alcune Lexus RX450h. In totale, sono state percorse autonomamente 1.011.338 miglia, oltre 10.000 ogni settimana su strade pubbliche.
Non è dato a sapere quando il sistema sarà ritenuto pronto per la commercializzazione e in che modo verrà messo a disposizione degli acquirenti, ma secondo quanto si è detto in passato l’esordio sul mercato potrebbe avvenire entro il 2018. Questa la descrizione completa dell’ultimo incidente che ha visto coinvolta l’auto a guida autonoma di Google, avvenuto nel mese di maggio.
Una vettura Google Lexus stava viaggiando autonomamente in direzione sud su Shoreline Boulevard, a Mountain View, quando si è fermata ad un semaforo rosso all’incrocio con El Camino Real. Un veicolo che sopraggiungeva da dietro ha impattato con il paraurti posteriore dell’auto. La velocità approssimativa del veicolo responsabile dell’incidente era 1,6 Km/h. Non sono stati riportati infortuni in seguito al fatto, da entrambe le parti. L’auto di Google ha subito piccoli danni al paraurti e ai sensori sul retro. Nessun danno visibile sull’altra vettura.