Toni pacati, ma contenuti che vanno con decisione al cuore del problema: Google ha deciso di commentare la sentenza che vede il gruppo colpevole di violazione di copyright per effetto di una decisione che mette alla graticola il motore di ricerca ed il suo servizio Google News in Belgio. Titolo: «A proposito della decisione Copiepress» (il nome dell’associazione che rappresenta l’accusa).
Google torna a ricordare le varie tappe del processo e ritiene nuovamente priva di merito la sentenza del giudice, non spostando in nessun modo la posizione della vigilia e tornando a ripetere quanto già asserito dopo la prima sentenza. Google conferma fin da subito la volontà di porre nuovo appello contro una conclusione ritenuta iniqua e per confermare il proprio approccio di massima disponibilità ripete altresì i meccanismi che regolano i rapporti tra i giornali e Google News.
Un apposito post sul blog ufficiale spiega che per i giornali ci sono due modi per non essere indicizzati: usare un semplice robot universalmente riconosciuto per evitare l’esplorazione dei propri contenuti da parte dei motori di ricerca, oppure porre richiesta e veder immediatamente rimossi tutti i propri articoli. Google cerca con le testate editoriali un rapporto amichevole e chiude la comunicazione firmata Rachel Whetstone suggerendo di dialogare, prima di passare direttamente ad onerosi contenziosi legali.