Su Google+ sono comparsi sezioni dedicate al gaming, su Android sono disponibili innumerevoli applicazioni per il gaming e presto il gaming potrebbe diventare anche un focus dell’attività del browser Chrome. L’ufficializzazione giunge in occasione della Develop Conference di Liverpool dal responsabile Google Paul Kinlan, il quale altro non fa che confermare suggestioni in auge ormai da tempo. Ma con alcune precisazioni successive che cambiano parzialmente l’interpretazione offerta dalle prime testate che si sono occupate della questione.
Quel che Google intende creare è un ecosistema informatico nel quale la potenza di calcolo è concentrata sui server, mentre nelle mani dell’utenza v’è un terminale in grado di reggersi su Chrome OS. Mentre l’esperimento Chromebook prosegue (pur senza risultati eclatanti), iniziano i progetti per trasformare Chrome anche in una possibile interfaccia per videogiochi: la cosa si farebbe infatti particolarmente appetibile per vaste fasce d’utenza e le risorse cloud del gruppo potrebbero così essere messe a disposizione della nuova frontiera che il gruppo intende andare ad esplorare. WebRTC sarebbe la novità tecnica in tal senso, l’elemento chiave che cambierebbe le regole del gioco: il browser saprà riconoscere periferiche USB (come i controller) e al tempo stesso consentirà streaming audio/video ottimizzati per il gaming. Il tutto, però, con un percorso differente da quanto si potrebbe immaginare o almeno da quanto descritto nelle prime ore successive alla conferenza di Liverpool.
L’obiettivo, infatti, non è quello di ricalcare le orme di Onlive, la console “cloud” che per prima ha avviato i lavori in questa direzione. Google avrebbe tutte le carte in regola per riuscire ove Online non ha ancora sfondato e, in caso di successo, Google andrebbe a proporre il proprio nome in un settore nuovo e di sicura redditività. Ma non è questo il focus in questa fase e Kinlan lo specifica dal proprio account Google+: «Non ho mai detto che stiamo per sviluppare qualcosa come OnLive. Ho solo detto che WebRTC potrebbe consentire a OnLive di giungere online senza plugin». E Chrome diventerebbe il canale di accesso privilegiato.
I riflessi per Google sarebbero immediati e tutti i tasselli andrebbero ad incastonarsi: il gaming è uno degli aspetti con cui il gruppo vuole impreziosire la propria offerta e, secondo un proprio responsabile, Chrome si renderà disponibile al grande salto fin dal primo trimestre del 2012. A quel punto il browser sarà controllabile con un tradizionale gamepad, la webcam potrà essere al servizio del gamer e la videochat potrebbe completare l’esperienza di gioco online.
Non si parla di fantascienza, ma di qualcosa che nel giro di pochi mesi potrebbe vedere la luce. Chrome intende semplicemente spianare la strada a chi vi si impegnerà, mettendo Chrome, Chromebook, marketplace ed ogni altro strumento necessario a disposizione.
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