Una nuova importante novità emerge dai laboratori Google. Il nome del progetto è Google SiteMaps e l’intento è quello di stringere un rapporto più diretto con i webmaster interessati ad una indicizzazione più puntuale e profonda dei propri siti web. SiteMaps è dichiaratamente un progetto sperimentale e Google mette le mani avanti palesando tramite il proprio blog la possibilità di un insuccesso (il che appare più un richiamo alla collaborazione che non una reale fotografia delle previsioni del gruppo).
Secondo Google il tutto dovrebbe creare una sorta di «ecosistema» nel quale lo scambio diretto di informazioni tra le parti dovrebbe giovare ad entrambi i poli del rapporto. SiteMaps propone semplicemente un elenco aggiornato dei file di un sito web: tale elenco va conservato sul server e Google, accedendovi tramite apposita segnalazione, può facilmente fotografare la situazione degli aggiornamenti proponendo alla propria utenza una situazione più precisa ed aggiornata dei contenuti quivi indicizzati.
Per le modalità tecniche di implementazione del servizio (anche tramite apposito SiteMaps Generator) si rimanda all’apposita guida all’uso predisposta da Google. Il progetto è dichiaratamente di matrice open source (tanto che si invitano anche altri motori di ricerca ad adottarne l’uso) e la licenza di distribuzione è la Creative Commons. I file necessari all’uso di SiteMaps sono disponibili al download tramite Sourceforge.
Il servizio è in fase beta e non offre, al momento, alcuna garanzia circa l’effettiva indicizzazione delle pagine segnalate nei file SiteMaps. In un’intervista rilasciata a Danny Sullivan, Shiva Shivakumar (responsabile Google per il progetto) auspica ampia collaborazione al fine di ottenere tutti ampi vantaggi dalla buona riuscita del progetto SiteMaps. Per provare il servizio è sufficiente avere in possesso un Google Account (già utile per servizi quali Gmail o My Search History) ed avere accesso al proprio webserver per l’upload degli appositi file di dialogo con il motore.