All’inizio di settembre ha fatto la sua comparsa sulla piattaforma Indiegogo la campagna per il finanziamento di uno smartwatch basato sulla piattaforma Android Wear: Com1, questo il nome del dispositivo, in vendita con un prezzo piuttosto contenuto rispetto alla concorrenza (125 o 175 dollari, a seconda del cinturino scelto). Da qualche giorno la pagina è completamente sparita dal sito di crowd funding.
A chiederne la rimozione è stata Google, come reso noto dal responsabile del progetto, che non ha però saputo fornire indicazioni precise sui motivi che hanno spinto il gruppo di Mountain View ad assumere una simile posizione nei confronti del device. Una delle ipotesi è che, non essendo ancora il sistema operativo presente nell’AOSP (Android Open Source Project), il suo utilizzo all’interno di prodotti commerciali debba obbligatoriamente essere autorizzato da bigG. Queste le parole del CEO Chase Acker.
Alcune ore fa abbiamo avuto un problema. Google ha presentato un reclamo relativo al copyright e stiamo cercando di capire esattamente per quale motivo. Al momento siamo costretti a fermare la campagna.
Il motore di ricerca, per ora, non ha fornito dichiarazioni ufficiali su quanto accaduto. Tutto potrebbe risolversi e Com1 tornare a raccogliere i fondi necessari per il suo debutto sul mercato, oppure la questione potrebbe arrivare nelle aule di tribunale. Ecco alcune delle specifiche offerte dalla scheda tecnica dello smartwatch: processore Ingenic JZ4775 XBurst da 1 GHz, 375 MB di RAM, memoria interna da 4 GB, scocca con certificazione IP67, display da 1,6 pollici touchscreen con risoluzione 320×320 pixel e batteria da 400 mAh. L’obiettivo della campagna di crowd funding era quello di raccogliere i 75.000 dollari necessari per avviare la fase di produzione e commercializzazione, ma il progetto è stato chiuso dopo aver da poco superato la soglia dei 30.000 dollari.