Presto sarà possibile costruire da sé il proprio smartphone, grazie a Project Ara. Un progetto finalizzato alla creazione di un telefono modulare, da comporre cioè assemblando le diverse componenti come display, processore, RAM, memoria interna, fotocamera e moduli per la connettività. Lo stesso potrebbe avvenire in un futuro non molto lontano anche con i dispositivi indossabili, più precisamente con gli smartwatch.
Stando a quanto riportato nel fine settimane, Google avrebbe infatti mostrato interesse nei confronti del progetto messo in campo nei mesi scorsi da BLOCKS. Si tratta di un orologio che offre agli utenti la possibilità di aggiungere e togliere moduli a piacimento, così da estenderne le funzionalità in modo da soddisfare le proprie esigenze. Trattandosi di un device dalle dimensioni contenute, le componenti non sono integrate sotto lo schermo, ma nel cinturino, connesse tra loro con una sorta di piccolo jack attraverso il quale vengono scambiate le informazioni. Ovviamente non mancano le possibilità di personalizzazione per quanto riguarda colore delle scocca, forma del quadrante ecc.
Il team al lavoro su BLOCKS (startup fondata e finanziata da Intel) ha incontrato di recente Paul Eremenko, numero uno di Project Ara, quasi certamente per discutere di una collaborazione. La partnership potrebbe condurre alla creazione di una piattaforma unica per lo sviluppo di app e la creazione di moduli compatibili sia con lo smartphone che con lo smartwatch. Ecco la dichiarazione rilasciata dal responsabile del progetto BLOCKS sulle pagine di 9to5Google.
Il meeting più interessante l’abbiamo avuto al celebre Googleplex, il quartier generale di Google in California. Ci siamo seduti con Paul e Anil di Project Ara, per parlare della modularità. È stato un incontro incredibile, con il team al lavoro sullo smartphone modulare.
La collaborazione tra le due realtà non è ancora stata ufficializzata, ma sia il team interno a Google che BLOCKS potrebbero trovarsi presto al lavoro su un progetto comune, dalle grandi potenzialità.
Ciò che ha attirato l’attenzione di Paul è stata la possibile compatibilità cross-platform dei moduli tra il loro telefono e il nostro orologio. È qualcosa che certamente approfondiremo: questi due dispositivi sarebbero un’accoppiata perfetta.