A causa del sensibile ridimensionamento nella crescita di click sugli annunci pubblicitari online, il titolo di Google ha subito nei giorni scorsi significative perdite in borsa. I risultati poco incoraggianti di febbraio, da poco resi noti, confermano il rallentamento registrato in gennaio per il business del pay per click. Nella giornata di venerdì, le azioni del motore di ricerca hanno limitato le perdite, assestandosi a un dignitoso -1,35%, dopo aver sfiorato nei giorni precedenti quota -3%.
Secondo gli analisti di ComScore Inc., i link sponsorizzati di Google nel mese di febbraio sarebbero cresciuti del 3% in più rispetto alla medesima mensilità dello scorso anno. Una prestazione poco incoraggiante, ma caratterizzata da un minimo segnale di ripresa rispetto al mese nero di gennaio, in cui la crescita del volume di click rimase pressoché ferma. Il momento di relativa stagnazione del settore potrebbe fondersi con i primi segnali della crisi economica, creando una miscela potenzialmente molto pericolosa per le azioni di Google.
La società di Mountain View basa la maggior parte dei propri introiti sugli annunci pubblicitari online, con un volume di vendite che si aggira intorno ai 16,6 miliardi di dollari, almeno secondo gli ultimi calcoli effettuati dagli analisti sul 2007. I prodromi della crisi dei mercati sarebbero tra le principali cause delle perdite in borsa del titolo di Google: gli affari legati al Web potrebbero risentire pesantemente della recessione, tanto da spingere gli operatori a concentrare i loro investimenti in settori meno remunerativi, ma tradizionalmente più stabili.
La costante diminuzione di click sugli annunci pubblicitari non prospetta scenari molto positivi per Mountain View. La società del più consultato motore di ricerca online confida nei miglioramenti da poco apportati ai suoi sistemi per recuperare terreno. La piattaforma per l’advertising online dovrebbe infatti godere di numerose implementazioni mirate a ridurre al minimo gli annunci irrilevanti con il contesto di ogni singola pagina Web. La maggiore pertinenza delle pubblicità potrebbe costituire una valida soluzione per invertire il trend degli ultimi mesi.