Google, software di Cardboard ora open source

Google ha reso open source il software di Cardboard, piattaforma di realtà virtuale proprietaria.
Google, software di Cardboard ora open source
Google ha reso open source il software di Cardboard, piattaforma di realtà virtuale proprietaria.

Il mese scorso, Google ha ufficialmente staccato la spina al visore Daydream View VR. Non sono passate molte settimane da allora, e adesso la società ha annunciato che il software di Cardboard, piattaforma di realtà virtuale della società, è open source: il colosso della ricerca ha infatti pubblicato le specifiche tecniche di Cardboard, rendendole disponibili per il download a tutti gli sviluppatori.

Google afferma di aver distribuito “più di 15 milioni di unità di Cardboard in tutto il mondo”, ma che l’utilizzo della piattaforma sarebbe via via andato a scemare nel tempo. Questo non sorprende, purtroppo, dal momento che sul mercato sono presenti migliori alternative e non c’è molto che ne incentivi l’utilizzo, oltre al fattore “novità” iniziale. Introdotto nel 2014, Cardboard è stato uno dei primi kit VR fai-da-te, e ha contribuito a dare il via all’interesse della società per la realtà virtuale basata su telefono. Ora, tuttavia, si tratta di una tecnologia superata. Adesso che Google ha reso open source Cardboard, si potrebbe constatare che la realtà virtuale incentrata su smartphone sia stata ufficialmente abbandonata dall’azienda di Mountain View.

Google afferma che contribuirà al progetto open source di Cardboard “aggiungendo nuove funzionalità”, ma non specifica quali potrebbero essere. Intanto, numerosi dipendenti di BigG hanno firmato una lettera alla società per chiedergli di attuare un piano che favorisca il clima e l’ambiente: in primis, i googler desiderano che le emissioni vengano azzerate entro il 2030, poi che non vengano più finanziati lobbisti e politici che negano i cambiamenti climatici, che vengano tagliati legami con l’industria dei combustibili fossili e, infine, che venga interrotto ogni rapporto con organizzazioni intenzionate a opprimere “i rifugiati”.

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