«Google fu progettato da Larry, Sergey e da me nel febbraio del 1997». Non usa mezzi termini Hubert Chang nel raccontare la sua verità dopo quasi dieci anni di silenzio. Telecamera fissa e sguardo dritto nell’obiettivo, il terzo presunto cofondatore del più utilizzato motore di ricerca al mondo affida a un videomessaggio di sei minuti il racconto degli eventi che lo portarono a progettare Google verso la fine degli anni Novanta.
A dieci anni esatti dalla sua fondazione, la storia della società di Mountain View potrebbe dunque essere riscritta, ammesso che le dichiarazioni di Chang siano corrispondenti alla realtà dei fatti. Il terzo presunto cofondatore di Google racconta di essere entrato in contatto con Sergey Brin e Larry Page attraverso il professore di informatica Rajeev Motwani della Stanford University. Chang aveva chiesto al docente se fosse a conoscenza di qualcuno disposto a fornirgli aiuto per sviluppare una nuova idea per il Web, che avrebbe potuto rivoluzionare il modo di cercare le informazioni online. Dopo alcuni giorni, il prof. Motwani consigliò a Chang di mettersi in contatto con Brin e Page, due giovani studenti particolarmente incuriositi dal suo nuovo progetto per la Rete.
Dopo un iniziale scambio di email, i tre si misero all’opera per elaborare il nuovo algoritmo concepito da Chang. Il loro lavoro diede buoni frutti e portò alla creazione della prima versione del PageRank, il famoso sistema utilizzato dal motore di ricerca Google per attribuire un peso e una determinata importanza a ogni pagina presente online. Stando al racconto dei fatti nel filmato diffuso online, al termine della ricerca Brin e Page avrebbero chiesto a Chang se fosse interessato a firmare un documento accademico che spiegava e certificava la nascita del PageRank. Dopo una lunga riflessione, Chang decise di non firmare per non compromettere la sua carriera universitaria con un documento ufficiale che, probabilmente, lo avrebbe distolto dai suoi studi rallentando il suo dottorato. Terminati gli studi, Chang provò a entrare nuovamente in contatto con Brin e Page, ma trovò sempre la porta chiusa.
Nonostante il racconto del terzo presunto fondatore di Google possa apparire sufficientemente verosimile, la mancanza di prove oggettive sembra destituire la vicenda di ogni fondamento. Nel filmato, Chang ammette di non essere più in possesso delle email che certificano la sua collaborazione con Brin e Page. Il suo servizio di posta di allora aveva una capacità di storage molto limitata, tale da spingere Chang a rimuovere periodicamente i messaggi di posta elettronica già letti. Inoltre, la testimonianza del prof. Motwani sembra gettare ulteriori ombre sulla versione riferita da Chang.
«Per quanto io ne sappia, le sue [di Chang, ndr] dichiarazioni sull’essere uno dei fondatori di Google, o aver concepito il nome e/o il piano economico etc, sono completamente prive di qualsiasi fondamento. Sono sicuro che mi sarei accorto di un terzo fondatore, se fosse esistito, fin da quando lavoravo a stretto contatto con Larry e Sergey alla Stanford. Mi ricordo di aver ricevuto un paio di email da Hubert Chang nel 1997 o 1998. È passato così tanto tempo che non ricordo nulla sul loro contenuto ed è probabile che le abbia anche condivise con Larry e Sergey. Ad ogni modo, all’epoca l’idea del PageRank era già stata sviluppata e c’era la chiara intenzione di costruire una società intorno a quel concetto. Sono praticamente certo che nessuno di noi tre abbia mai incontrato Hubert Chang in quel periodo» scrive il professore in una email di risposta alle dichiarazioni filmate di Chang.
Mentre resta da capire per quale motivo il terzo presunto cofondatore di Google abbia atteso così tanto tempo prima di reclamare un suo ruolo nella nascita del motore di ricerca, la risposta ufficiale da parte di Mountain View non si è fatta attendere: «Benché molte persone siano state coinvolte durante i primi giorni di vita di Google, è stato chiaramente documentato nel corso degli ultimi dieci anni come Larry Page e Sergey Brin abbiano fondato la società nel settembre del 1998».