Una delle più grandi preoccupazioni degli utenti in merito allo streaming dei videogiochi riguarda le proprietà dei giocatori. D’altronde, se non è possibile scaricare un titolo comprato sul proprio dispositivo, potrebbe teoricamente essere “tolto” all’acquirente in qualsiasi momento. Ciò riguarda anche Google Stadia, piattaforma gaming del colosso della ricerca in arrivo a novembre.
Parlando con il vicepresidente di Google inoltre a capo del progetto, Phil Harrison, Gamesradar+ ha tuttavia scoperto come potrebbe funzionare il sistema di acquisto dei giochi. Harrison ha confermato che se una persona avesse già comprato un titolo poi rimosso dalla vendita, sarebbe comunque in grado di accederci e giocarci:
Ora, ci potranno essere – come abbiamo visto in passato – momenti in cui uno sviluppatore o un publisher non ha più i diritti per vendere una determinata IP ai nuovi giocatori. Ciò significa che il gioco non sarà disponibile per i nuovi utenti, ma continuerà a essere accessibile ai vecchi.
Qualcosa di simile a quanto è successo su PlayStation 4 con la demo di Silent Hill, P.T., che è stata rimossa dal PlayStation Store – in seguito alla diatriba tra Hideo Kojima e Konami – e non poteva essere riscaricata da chi l’aveva cancellata. A questo punto va precisato che Google Stadia consentirà di accedere illimitatamente a un catalogo di giochi tramite abbonamento mensile di 9,99 euro, ma la libreria in questione non includerà titoli appena usciti e sarà piuttosto ridotta.
A ogni modo, i giocatori potranno comprare a parte le nuove IP, i cui prezzi saranno gli stessi delle versioni per le console concorrenti. Questo non sorprende affatto, dal momento che la piattaforma offre la possibilità di giocare gli stessi titoli disponibili anche su altri sistemi, ma a un’alta qualità streaming.