Google Stadia, nuovi dettagli sul controller

Il controller di Google Stadia non supporterà la funzionalità wireless al momento del lancio, se non per la riproduzione su Chromecast Ultra.
Google Stadia, nuovi dettagli sul controller
Il controller di Google Stadia non supporterà la funzionalità wireless al momento del lancio, se non per la riproduzione su Chromecast Ultra.

Google Stadia, la piattaforma del colosso della ricerca incentrata sul cloud gaming, ha fatto parlare molto di sé sin dal suo annuncio ufficiale. Ora emergono nuove interessanti informazioni sul controller: secondo quanto dichiarato a The Verge, sebbene il pad funzionerà in modalità wireless durante la riproduzione di Stadia su Chromecast Ultra, gli utenti dovranno utilizzare un cavo USB-C per collegarlo a computer e smartphone al momento del lancio.

Quando BigG mostrò per la prima volta il controller, lo scorso marzo, volle sottolineare che gli utenti avrebbero potuto passare dal gaming sul laptop alla TV senza soluzione di continuità; senza che, quindi, dovessero abbinarlo di volta in volta a un dispositivo diverso. Questo perché il controller sarebbe collegato direttamente ai server di Google Stadia attraverso il Wi-Fi. Il fatto che tutto ciò non sarà possibile al lancio della piattaforma, previsto per il prossimo 19 novembre, fa credere che il Bluetooth non sarà una funzione disponibile al debutto.

Google avrebbe affermato di volersi concentrare prima sulla riproduzione wireless su TV, perché desidera che l’esperienza sullo schermo più grande sia la migliore possibile. Il che ha senso, perché Google Stadia nasce anzitutto per fare concorrenza a console come PlayStation e Xbox. Inizialmente, quindi, gli utenti dovranno accontentarsi di una connessione tramite cavo per giocare su portatili: dal momento che la piattaforma sarà disponibile nella seconda metà di novembre, è probabile che ci vorranno i primi mesi del 2020 per vederla completa di ogni funzionalità (compreso il supporto wireless).

Intanto l’azienda di Mountain View ha rinunciato al progetto Daydream VR e ha interrotto la produzione di Clips, la piccola fotocamera dotata di intelligenza artificiale in grado di registrare video in autonomia.

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