Si possono utilizzare le immagini di Google Street View, il famoso strumento della grande G utile per chi è in cerca di indicazioni stradali, a fini artistici? Secondo Aaron Hobson, fotografo americano di Pittsburg (Pensilvania) sì, perché la Google Car, dotata di 15 fotocamere direzionali capace di catturare panoramiche da più di 30 paesi nel mondo ha inconsapevolmente raccolto anche scatti di rara bellezza, come testimonia lo stesso Hobson nella sua personale galleria.
Aaron Hobson ha analizzato con attenzione le immagini presenti in Google Street View per realizzare un collage di fotografie riguardanti perlopiù passi di montagna, crocevia e foreste coperte dalla nebbia. Le immagini sono talmente belle che il suo sito, dove la gallery è stata pubblicata, ha raccolto più di 50.000 visitatori al giorno la scorsa settimana. Hobson assicura che, a parte qualche piccola modifica dedicata alla nitidezza, le immagini non sono mai state pesantemente migliorate.
Poi c’è Tom Jenkins, che ha raccolto alcune immagini per realizzare uno spettacolare filmato in stop-motion studiato per evolvere al meglio il concetto di viaggio virtuale che Google Street View è in grado di offrire. Il video di rara bellezza è stato un grande successo, capace di generare 1,3 milioni di visite in soli otto giorni.
Ancor più toccante invece il progetto della rock band Arcade Fire realizzato in collaborazione con il regista Chris Milk e Google. Il gruppo ha infatti lanciato un video interattivo chiamato “The Wilderness Downtown”, nel quale l’utente può inserire l’indirizzo dei posti dove ha passato la sua infanzia e tornarci così virtualmente grazie alle immagini e alle mappe di Google Street View. L’esperienza è sorprendentemente emozionante.
Se le prime tre soluzioni puntavano sulle bellezze della natura e sulle emozioni, il fotografo Doug Rickard vuole invece mostrare l’altra faccia degli Stati Uniti d’America. La sua gallery, A New American Picture, porta l’utente nelle strade povere di Detroit, Memphis e Oakland. Le fotografie mirano infatti a case abbandonate e strade incustodite, con la consapevolezza che il “Sogno Americano” a volte può trasformarsi in un vero e proprio incubo.
Duro e crudelmente reale anche la gallery del fotografo Mishka Henner, nella sua No Man’s Land, dove vengono mostrate immagini di strade rurali della nostra Italia “popolate” principalmente da prostitute. Uno degli usi più oscuri di Google Street View.
Infine, dopo l’ondata di emozioni e contatti crudi con la realtà, arriva anche il momento di divertirsi. La gallery seguente mostra 28 fotografie divertenti scattate per caso dalla macchina di Google Street View.
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