Sembrerebbe che Alphabet – holding di BigG – sia vicina a essere multata per la terza volta, dopo Google Shopping e Android. Stavolta per problemi relativi ad AdSense, sistema di pubblicità tramite banner che l’azienda permette di inserire nei siti web per generare profitti, fonte di buona parte dei suoi introiti. Pare che il colosso di Mountain View abbia posto delle restrizioni alla capacità di siti web terzi di visualizzare nei motori di ricerca i messaggi pubblicitari della concorrenza.
Margrethe Vestager, responsabile alla concorrenza per la Commissione europea, ha dunque lanciato una frecciatina a Google durante il Web Summit, sottolineando quanto sia importante avere “rivali” nel campo tecnologico. Dichiara infatti:
Google per anni ha portato a innovazioni, ma non possiamo riporre tutte le nostre speranze nelle mani di un’unica azienda. È importante tenere aperti i mercati.
La Vestager commenta inoltre l’importanza di alcuni valori imprescindibili, che non dovrebbero in alcun modo essere barattati per il progresso. Prosegue dunque:
Non si può chiedere alle persone di rinunciare a valori quali la privacy e la democrazia nel nome dell’innovazione. Sono valori che devono essere difesi.
Continua il discorso riallacciandosi all’importanza della sicurezza dei consumatori, un concetto che le grandi aziende cercano in tutti i modi di mettere al primo posto, non sempre riuscendoci:
Molti utenti hanno visto i loro dati rubati e le aziende abusare del loro potere.
Google assicura che proteggere i propri utenti è una delle priorità dell’azienda, lo dimostra anche come abbia cancellato 3 miliardi di indirizzi web per combattere la pirateria. Inoltre, BigG provvederà a bloccare le pubblicità ingannevoli grazie a un’apposita funzionalità presenti in Chrome 71, nuova versione del browser in arrivo a dicembre.