“Ok Glass, chiudi l’auto”. E l’auto si chiude.
Non è un miraggio, né tanto meno un prodigio, ma soltanto l’unione di alcune tecnologie già esistenti, combinate con un sapiente uso del codice per realizzare qualcosa che in molti potrebbero considerare “magico”. La firma è dello sviluppatore Sahas Katta ed il tutto porta il nome di “Glass Tesla“.
L’applicazione è un’app pensata per Google Glass. La sua forza è nella capacità di sostituire l’applicazione che Tesla ha sviluppato per la propria Model S, portando così sugli occhiali di Google quelle potenzialità che Tesla aveva fin qui pensato per i dispositivi mobile tradizionali. Nel momento in cui la tecnologia diventa indossabile, quindi, ci si trova a disposizione un potenziale del tutto nuovo, tanto che con un semplice “ok Glass” diviene possibile anche il controllo della propria autovettura.
Glass Tesla consente ad esempio di chiudere l’auto a distanza o di controllarne lo status; consente di gestire la temperatura a bordo del veicolo; consente di avere informazioni sulle indicazioni stradali; consente di sapere quanta carica ci sia ancora nelle batterie del veicolo (elettrico) e quanti chilometri si possano quindi ancora fare.
Tutti i parametri che l’auto può offrire in output, insomma, possono essere recepiti dai Google Glass tramite l’applicazione Glass Tesla e conseguentemente gestiti in modo diretto ed interattivo. Quella che ad oggi può essere definita come un “proof of concept” è in realtà una applicazione estremamente concreta, che mette semplicemente assieme tasselli già esistenti al fine di costruire una nuova esperienza ed un nuovo rapporto tra l’utente e la sua autovettura.
Per guidare non servirà più avere le chiavi in mano: sarà utile avere anche un paio di occhiali ed un “ok Glass” con cui avviare i motori.