Nelle scorse ore Google ha compiuto un ennesimo passo falso e, ovviamente, Microsoft ha subito approfittato dell’occasione per consigliare di abbandonare i servizi di Mountain View e scegliere i suoi prodotti. L’azienda di Redmond continua dunque nella sua opera di persuasione iniziata quando Google ha comunicato l’unificazione delle regole sulla privacy.
Con un post pubblicato sul blog ufficiale, Microsoft avverte ancora una volta gli utenti sul pericolo che corrono utilizzando i servizi della sua principale concorrente. Il riferimento è alla scoperta fatta dal Wall Street Journal: Google traccia le abitudini dei navigatori che utilizzano il browser Safari su Mac, iPad e iPhone. Anche se Safari integra un sistema che blocca i cookie di terze parti e provenienti dagli annunci pubblicitari, Google è riuscita a superare questo ostacolo inserendo un codice collegato al pulsante +1.
Il messaggio di Microsoft è chiaro:
Questo tipo di tracciamento da parte di Google non è nuovo. La novità è che Google avrebbe aggirato le protezioni per la privacy integrate nel browser Safari di Apple in modo deliberato. Se vuoi proteggere le tue informazioni confidenziali mentre sei online, abbiamo un’alternativa per te: Internet Explorer.
Internet Explorer 9 integra infatti una funzionalità denominata Tracking Protection che consente all’utente di avere il pieno controllo su chi traccia le sue azioni online:
Non Google. Non gli inserzionisti. Solo tu.
Tracking Protection è stato considerato da molti esperti del settore come uno dei più avanzati sistemi di protezione della privacy, per cui Internet Explorer 9 è la scelta ideale per proteggere la propria vita privata. Microsoft dunque ha sfruttato il passo falso di Google per attaccare anche Apple e il suo browser Safari. Per molti anni Internet Explorer è stato considerato il peggiore per quanto riguarda la sicurezza, ma adesso Microsoft può mettere in atto la sua vendetta.