L’ultima novità di casa Google si chiama Google Transit: il progetto, al momento limitato ad una piccola zona nei pressi di Portland (Oregon), si basa sul precedente Google Maps e si propone di offrire un servizio di orientamento stradale tale da offrire un prodotto dalla fruibilità vastissima (le applicazioni potrebbero essere molte ed eterogenee) e mai come ora aderente al principio della cosiddetta “glocalizzazione”.
Google Transit non solo sovrappone a mappe o immagini satellitari lo scheletro della rete viaria, ma aggiunge al servizio le informazioni pubblicamente disponibili trasformando il tutto tanto in una sorta di base per navigatori satellitari quanto in un metodo per recuperare la strada da percorrere nel raggiungere una certa meta, ottenendo infine anche informazioni circa costi per pedaggi e valutazioni sui tempi di percorrenza. L’interfaccia gode grande intuitività e dei principi di navigazione già noti per le precedenti Google Maps.
Google esplicita senza mezzi termini l’intenzione di coprire quanto prima non solo gli interi Stati Uniti, ma l’intero mondo. Le FAQ incoraggiano inoltre i gestori di servizi legati ai trasporti a fornire i dati utili a Google affinchè il servizio venga segnalato su Google Transit e l’utenza possa fruire di tali informazioni per programmare i propri spostamenti: ancora una volta un servizio che crea valore aggiunto dall’incontro tra domanda ed offerta, mettendo semplicemente a disposizione le risposte utili a soddisfare un’esigenza emergente.
Google Transit è appena al battesimo e, prima che il servizio prenda piede, la raccolta dei dati dovrà raggiungere un livello tale da incoraggiare l’utenza a sfruttare il tutto così come ad oggi succede per le canoniche query sul motore di ricerca. Nulla è dato a sapersi circa eventuali intenzioni pubblicitarie in merito: il progetto appare essere semplicemente una delle applicazioni conseguenti alla creazione del servizio di mappe ed il destino sembra essere dunque quello di un incontro con il mercato della pubblicità locale. Nel frattempo si segnalano Google Ride Finder e Site-Flavored Google Search, servizi provenienti direttamente dalla fucina delle nuove idee dei laboratori Google.