Il suggerimento giunge da un articolo Forbes secondo il quale, spiegando come 2 più 2 debba per forza fare 4, si prevede in tempi brevi l’arrivo sul mercato di un music store griffato Google. L’ipotesi giunge dall’analista Robert Peck dell’accreditata Bear Stearns, il cui giudizio su Google rimane fisso su un positivo «outperform» nonostante le recenti debacle azionarie.
Le parole di Robert Peck non lasciano spazio ad interpretazioni e giungono direttamente ad una esplicita previsione di mercato: «crediamo che Google stia creando il proprio “iTunes competitor”, che chiameremo “Google Tunes”. Pensiamo sia un passo logico ora che Google Video è stato introdotto». Continua Peck: «ci aspettiamo da Google una versione beta entro 3/6 mesi.».
Secondo l’analista, Google Tunes altro non sarebbe se l’ennesimo pezzo di un puzzle in piena costruzione, con l’obiettivo di organizzare l’informazione presente al mondo che rimane al centro della scena. L’estrema precisione delle indicazioni e la generale affidabilità della Bear Stearns permette di dare credibilità all’ipotesi (peraltro assolutamente realistica) e ben motiva il credo dell’agenzia nello stimare il titolo Google in salita verso quota 550 dollari (oggi GOOG è poco sotto i 440).
Nei giorni scorsi un curioso esperimento documentato sul blog ZDnet da Garett Rogers palesava la possibilità che un «Music Web Server» fosse in preparazione e che un «Google Music Player» fosse in fase di implementazione.