La Google Tv è un elemento che non potrà passare inosservato. Sarà una televisione, infatti, ma sarà soprattutto un concetto. Ed in ogni elemento del proprio design sembra poter dare una spallata a qualcuno o a qualcosa, facendosi largo come elemento nuovo ed antesignano di altre ed ulteriori piattaforme parallele.
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L’importanza di vedere sullo stesso device tanto i contenuti televisivi quanto il Web è qualcosa di importante in sé perchè significa portare sullo schermo televisivo un’offerta senza precedenti. L’esempio YouTube è quello che più di ogni altro è destinato a farsi dirompente. Dopo essere stato per lunghi anni un contenitore di filmati amatoriali, ora si candida davvero a diventare un elemento in grado di veicolare serie tv, dirette, spettacoli e produzioni indipendenti. Chiunque potrà creare il proprio filmato e quindi proporlo per vederlo in tv senza ostacoli, andando dal filmato del proprio matrimonio alla post-produzione di uno spettacolo teatrale. Non vi saranno cavi da collegare, compatibilità da verificare o altri problemi: si clicca sul telefonino, si avvia la riproduzione e la si gode dal divano.
Dimentichiamo la vecchia cantilena Rai1-Rai2-Rai3-Rete4. La sequenza rimarrà in memoria come le vecchie formazioni dei campionati di calcio di tanti anni fa. Dimentichiamo lo zapping. Dimentichiamo le sequenze interminabili con il dito sul telecomando. D’ora in poi vale la legge di Google: si cerca e si trova.
Le applicazioni andranno a configurare un ulteriore valore aggiunto. Quello che una volta era lo zapping tra programmi televisivi o il giro di perlustrazione sul Televideo alla ricerca di notizie, oggi si trasforma in una ricerca di app con le quali godere dei servizi e dei contenuti preferiti. Dall’almanacco all’agenda, dall’oroscopo alle previsioni meteo, dalla propria testata online preferita alla lista delle spese al supermercato: la tv diventa bacheca e pro-memoria, lavagna e post-it, rivista e giornale.
Per sbloccare tutto questo valore Google dovrà riuscire a portare contenuti di valore sul sistema e dovrà sperare che Sony venda le proprie tv o Logitech i propri set-top-box Revue. Soltanto il raggiungimento di una soglia minima di unità sul mercato potrà siglare il successo dell’esperimento. Ma anche se la Google Tv non dovesse imporsi, la strada è comunque segnata: Microsoft vi investe da tempo con la propria Xbox 360, Sony potrebbe fare passi ulteriori passando dalla propria PlayStation, Apple ha in mano l’omologa Apple Tv e molti altri grandi nomi potrebbero presto portare sul mercato ulteriori proposte. Servizi quali Netflix non attendono altro.
La rivoluzione è iniziata, insomma: è questa una piccola, ma solida, certezza. Rimane però da capire chi possa attingervi con reale successo. Ed in questo breve excursus del tutto superficiale sono molti gli aspetti rimasti da approfondire, ma per proseguire oltre occorrerà attendere i primi feedback del mercato, le prime sensazioni offerte dall’interfaccia, le prime valutazioni provenienti dagli early-user. Ci sarà tempo e modo, ora non ci si può che basare sulle prime informazioni offerte dall’apposito sito Web ufficiale.
Ora il tutto si ferma ad una valutazione preventiva, una valutazione che dovrà porsi soprattutto chi sta per acquistare una nuova tv per la propria abitazione: acquistare una tv normale o una Google Tv? Nel dubbio, la curiosità è lecita e la decisione, pertanto, ovvia.