L’evoluzione del servizio offerto da Google passa anche attraverso l’aggiunta di caratteristiche che non necessariamente rivoluzionano il motore di ricerca. Quella che si segnala oggi rientra a pieno titolo tra le funzionalità di cui si è sempre fatto a meno senza troppi problemi, ma che da ora in poi aiuteranno a strappare un sorriso, soprattutto ai più piccoli: bigG fa il verso degli animali.
A differenza di quanto accade di solito in questi casi, la novità risulta già pienamente accessibile in tutto il mondo, Italia compresa. Dopotutto, il nitrito di un cavallo non conosce confini nazionali o linguistici. Inoltre, funziona senza intoppi sia su browser desktop che su smartphone e tablet. Basta digitare (o pronunciare) “verso *animale*”, sostituendo ovviamente quest’ultima parola con la specie desiderata, per veder comparire un box come quello raffigurato nel video in streaming di seguito.
Un click sul pulsante a forma di speaker ne riprodurrà il verso. Al momento quelli inclusi da Google sono una ventina: alce, tigre, elefante, leone, gufo, megattera, maiale, cane, gatto, procione, pecora, mucca, zebra, scimmia, balena della Groenlandia, cavallo, anatra, gallo e tacchino. Attraverso un post della divisione malese, bigG ha dichiarato di aver registrato i suoni da animali in carne ed ossa, selezionando su quali concentrarsi in base al volume e alla frequenza delle ricerche. Non è dunque da escludere la possibilità di vedere l’elenco espandersi in futuro.
L’iniziativa richiama alla mente il pesce d’aprile lanciato anni fa da bigG, più precisamente nel 2010, con l’applicazione Translate for Animals distribuita per smartphone e tablet (sull’allora Android Market). Un software, stando alla scherzosa descrizione, in grado di tradurre quanto “pronunciato” dagli animali, trasmettendo il suono registrato ai server e confrontandolo con un database contenente centinaia di specie, per restituirne poi una versione comprensibile in inglese.