Il mese scorso Google ha confermato il proprio interesse nei confronti delle tecnologie che hanno a che fare con il cielo. Già all’opera con Project Loon dal 2013, il gruppo di Mountain View ha inglobato il team di Titan Aerospace soffiandolo al concorrente Facebook. La prossima mossa potrebbe riguardare Skybox Imaging, azienda di cui si è già parlato per l’innovativo sistema di mappatura del territorio che ricorre all’impiego dei microsatellite SkySat-1.
Alcune fonti rimaste anonime, ma ritenute affidabili dalla redazione di TechCrunch, hanno riferito di un investimento pari a un miliardo di dollari che il motore di ricerca è pronto a mettere sul piatto per allungare le mani sulla tecnologia. Se così fosse, l’intenzione potrebbe essere quella di integrarla all’interno di Google Maps. Per capire in che modo basta dare uno sguardo al filmato in streaming di seguito, che mostra come i satelliti in questione siano in grado di trasmettere sulla Terra immagini del territorio in alta definizione e aggiornate in tempo reale. Il tutto con l’ausilio di piccoli macchinari realizzati appositamente per questo compito, dalle dimensioni di circa 60x60x90 cm e con un peso di soli 120 Kg.
Un altro possibile impiego della tecnologia sviluppata da Skybox Imaging potrebbe essere relativo a Earth Enterprise, servizio di mappatura che Google offre alle organizzazioni, alle istituzioni e alle grandi aziende. Questo permette di salvare e processare TB di immagini, informazioni sul rilievo del terreno e dati vettoriali su una propria infrastruttura, per poi pubblicare le mappe ottenute e consentirne la visualizzazione attraverso il client desktop di Google Earth, le relative applicazioni mobile o mediante software realizzati con le API ufficiali. Ovviamente le due realtà coinvolte nell’indiscrezione non hanno rilasciato alcun commento in merito.
Skybox non è però la sola realtà ad operare in questo innovativo campo. C’è anche RapidEye, una divisione della società BlackBridge, che proprio la scorsa settimana ha ottenuto un nuovo finanziamento da 22 milioni di dollari per espandere ulteriormente il proprio business legato alle attrezzature satellitari. La sua tecnologia è in grado di scattare fotografie del nostro pianeta, coprendo un’area pari a circa cinque milioni di chilometri quadrati ogni 24 ore. Urthecast, invece, invia sulla Terra un flusso video in tempo reale per vedere cosa accade dall’alto. Ancora, Planet Labs ha già lanciato una trentina delle sue apparecchiature (chiamate Doves) che trasmettono continuamente immagini.
Sviluppare e mantenere operative tecnologie e apparecchiature di questo tipo è costoso. Per questo motivo una realtà come Skybox Imaging, fondata nel 2009 (da Dan Berkenstock, Julian Mann, John Fenwick e Ching-Yu Hu) e con sede proprio a Mountain View, potrebbe beneficiare del supporto economico da parte di Google.