Con l’annuncio dell’apertura del servizio di chiamata da GMail anche all’Italia, diviene immediatamente necessario un confronto diretto con quelle che sono le tariffe promesse da Skype. I numeri sembrano infatti parlare chiaro, offrendo fin da subito a Google un importante vantaggio concorrenziale per quanto concernente le chiamate su telefonia mobile (ove possibile i confronti sono portati avanti in parallelo tra fisso e mobile):
GMail | Skype | |
Italia | 2,4 | 2,2 |
13,2 | 28,8 | |
USA | 1,2 | 2,2 |
Cina | 2,4 | 2,2 |
Argentina | 2,4 | 3,2 |
14,4 | 21,7 | |
Albania | 8,4 | 16,3 |
21,6 | 23 | |
Romania | 4,8 | 12,1 |
13,2 | 28,2 | |
Francia | 2,4 | 2,2 |
9,6 | 19,4 | |
Germania | 2,4 | 2,2 |
9,6 | 23,6 | |
Spagna | 2,4 | 2,2 |
13,2 | 25,3 |
Skype consente piccoli risparmi in relazione alla telefonia fissa, ove nella quasi totalità dei casi (fatta eccezione per gli Stati Uniti) consente di chiamare con una tariffa leggermente favorevole. Skype, per contro, impone uno scatto alla risposta da 4,5 centesimi, aspetto da tenersi in considerazione nel computo complessivo sulla base della durata delle chiamate (GMail non impone infatti alcuno scatto alla risposta, rendendo così meno onerosi i primi due minuti di chiamata anche su fisso). Il discorso cambia completamente nell’ambito della telefonia mobile, ove Google promette ad esempio in Italia uno sconto superiore al 50% rispetto alle tariffe Skype e replicando medesimo vantaggio quasi in tutto il mondo.
Nel confronto occorre tenere in considerazione anche un aspetto ulteriore: GMail offre 10 euro di credito a fronte di una spesa di acquisto pari a 12 euro; Skype in questo passaggio consente di avanzare 50 centesimi poiché 10 euro di credito implicano una spesa pari a 11.50 euro. La differenza tra le parti sta nel calcolo dell’IVA, che nel caso di Skype ammonta al 15% contro il 20% dell’offerta Google.
Un discorso ancora una volta differente va a fatto a livello di qualità delle chiamate (da verificare in divenire), di offerte speciali (su cui Skype ha fin da subito molto da mettere in tavola) e di opportunità di chiamata da dispositivi mobile. Un confronto vero andrà pertanto delineato soltanto nei mesi a venire, ma fin da subito le cifre dicono qualcosa di importante: Gmail ha nel potenziale qualcosa di importante che in questa nuova offerta viene messo a frutto soltanto in parte.
Aspettando Google Voice, insomma, i prezzi sbandierati da Google suggeriscono a Skype la necessità di rivedere il proprio tariffario per evitare di consegnare alla controparte una immediata e prepotente opportunità di mercato.