La guerra che Microsoft e Google stanno combattendo su YouTube sembrava essersi sopita con l’arrivo dell’app “YouTube 3.0” del servizio su Windows Phone. Così non è invece stato, anzi: proprio l’app per il sistema operativo di Redmond è diventato l’occasione per riaccendere la battaglia, per scaldare gli animi e per riportare i due gruppi l’uno contro l’altro.
Secondo quanto appreso da The Verge, Google avrebbe formalmente richiesto a Microsoft di eliminare l’app di YouTube dal proprio marketplace, facendo in modo che da partire dal 22 maggio prossimo non sia più possibile utilizzarla. Sulla base di quanto appreso, infatti, l’applicazione stessa sarebbe stata sviluppata in violazione delle regole, aggirando le API per far sì che la riproduzione dei filmati possa avvenire senza dover incappare in alcuna pubblicità.
Per Google l’assenza di pubblicità è ovviamente qualcosa di non accettabile poiché l’advertising è alla base del modello di business del proprio servizio. Impossibile, dunque, tollerare oltre il blocco sulle pubblicità implementato da Microsoft sull’app: la richiesta di rimozione è un passo obbligato, probabilmente atteso e non v’è da escludere che non sia stato addirittura provocato.
Tra Microsoft e Google la tensione era alta ormai da tempo: Microsoft aveva infatti accusato Google di ostacolare l’approdo sulla propria piattaforma dell’app di Mountain View:
Nel 2010 e ancora più recentemente, Google ha bloccato l’accesso a YouTube ai nuovi Windows Phone. Google consente l’accesso a YouTube ai suoi smartphone Android, così che gli utenti possano cercare i video, trovare i preferiti e vedere le recensioni mediante un’interfaccia utente avanzata. La stessa cosa è possibile con gli iPhone di Apple, che non offre un servizio di ricerca concorrente.
Sfortunatamente Google si rifiuta di concedere ai nuovi Windows Phone l’accesso ai metadati di YouTube. Come conseguenza, l’app YouTube di Microsoft è solo un browser che visualizza il sito mobile di YouTube, senza le funzionalità avanzate offerte sui telefoni della concorrenza. Microsoft è pronta a rilasciare un app YouTube di alta qualità per Windows Phone. Abbiamo bisogno del permesso per accedere a YouTube nello stesso modo degli altri telefoni, permesso che Google si è rifiutato di fornire.
La risposta Google volgeva a suggerire l’alternativa di un accesso tramite HTML5, senza impedire pertanto agli utenti l’accesso ai contenuti:
Contrariamente a quanto sostiene Microsoft, è facile per gli utenti visualizzare i video di YouTube su Windows Phone. Gli utenti Windows Phone possono accedere a tutte le funzioni di YouTube tramite il nostro sito mobile basato su HTML5, tra cui lo streaming dei video in alta qualità, la ricerca dei video preferiti, la visualizzazione dei voti e la ricerca delle categorie video. Infatti abbiamo lavorato con Microsoft per diversi anni in modo da realizzare una grande esperienza YouTube sui Windows Phone.
Nei giorni scorsi la mossa Microsoft: un’app sviluppata in proprio per Windows Phone 8, denominata YouTube 3.0, destinata ad offrire agli utenti una esperienza d’uso soddisfacente e piena del servizio Google.
Lo scontro va probabilmente ben oltre la singola app: tra le parti v’è una battaglia a tutto campo che attorno a YouTube accumula le frizioni sperimentate sul mercato mobile, in ambito brevetti, nel campo dei formati di compressione video e molto altro ancora.
Update
Come volevasi dimostrare: Microsoft ha presto risposto alle richieste di Google sottolineando il fatto che il team di Redmond sarebbe felice di poter includere le pubblicità nell’applicazione se solo Google offrisse pieno accesso alle API. Il nervo è scoperto e si sapeva: Microsoft chiede a Google pari diritti, ma Google li ha finora offerti soltanto tramite la strada laterale dell’HTML5.
Microsoft affonda il colpo ricordando inoltre le parole di Larry Page durante il Google I/O 2013, quando il CEO ha raccomandato più collaborazione e meno negatività tra i grandi nomi dell’industria. Microsoft, nel nome del bene reciproco e dei reciproci utenti, sembra essere d’accordo e per questo chiede a Google un passo avanti fondamentale in questa direzione. Così che youTube 3.0 possa essere l’ultima fiammata di una guerra che entrambe le parti, a parole, vorrebbero chiudere.