Google ha annunciato l’introduzione di nuovi filtri sul proprio servizio di ricerca per immagini, espediente pensato per ridurre l’incidenza del porno sul motore ed il conseguente impatto casuale con immagini “forti”.
La novità gravita al di fuori di qualsivoglia parametro di parental control: Google ha variato i propri algoritmi al fine di plasmare il ranking e penalizzare le immagini più “hot”, evitando di intasare la paginata dei risultati con thumbnail che in talune ricerche potrebbero urtare, distrarre o risultare addirittura pensate per lo spam.
Ciò non significa che Google abbia introdotto qualsivoglia censura, però: le immagini hard sono nell’indice al pari di tutto il materiale indicizzabile, ma alla luce della loro natura il gruppo ha preferito isolarne la presenza all’interno di un ambito di ricerca confinato. L’utente che sta cercando immagini di matrice pornografica, insomma, non dovrà far altro che essere maggiormente esplicito nella propria query. Così facendo chi è meno esplicito, e quindi probabilmente meno interessato ad immagini porno, potrà ottenere SERP più pulite e probabilmente anche maggiormente inerenti all’argomento realmente cercato.
Per trovare il porno su Google, insomma, d’ora in poi non sarà necessario modificare opzione di ricerca alcuna: bisognerà soltanto formulare query schiette e dirette, esplicitando esattamente quanto cercato. Google, senza remore, potrà così rispondere al di fuori di qualsivoglia dubbio.