Google ha posto una parola ufficiale sull’affare Waze: l’acquisizione è stata conclusa e, sebbene la cifra complessiva dell’affare non sia stata comunicata, sembra conclamato il fatto che l’assegno firmato da Larry Page vada oltre il miliardo di dollari.
Waze è un servizio che consente di condividere la propria posizione in mobilità così da consentire una analisi real-time del traffico e permettere ad altri membri della community di analizzare lo stato dei fatti ed effettuare scelte intelligenti nello studio del percorso da compiere. Grazie a Waze, insomma, l’intelligenza connettiva viene messa al servizio della mobilità urbana ed extra-urbana, favorendo le giuste scelte da parte degli automobilisti e contribuendo a rendere più fluidi e rapidi gli spostamenti. Trattasi di un asset tenuto in considerazione già da molti altri nomi noti, tra i quali Facebook, ma non si è mai arrivati alla stretta di mano controfirmata invece ora a Mountain View.
L’interesse di Google per Waze è evidente: un servizio ed una community di questo tipo permettono di avere informazioni con cui arricchire il servizio mappale del gruppo (agendo capillarmente sul territorio e non soltanto laddove appositi servizi di rilevamento consegnano i propri dati a campione) ed offrono inoltre ai server dell’azienda informazioni ulteriori sulla posizione e sugli spostamenti degli utenti (favorendo così annunci pubblicitari sempre più mirati ed efficaci).
Google spiega che il team Waze continuerà ad agire in piena indipendenza dai propri uffici in Israele, ma l’integrazione con i servizi della parte acquirente non tarderanno certo ad arrivare. Waze nel frattempo avvisa la community di quanto accaduto, ma spiega altresì che non avverrà alcun cambiamento per l’attuale esperienza dei 50 milioni di membri della community.