Il gruppo di Mountain View è ormai da tempo impegnato nell’assicurare a tutti, anche a coloro che si trovano nelle zone ancora afflitte dalla piaga del digital divide, l’accesso alle informazioni in Rete. Lo dimostrano le tante iniziative messe in campo nel corso degli anni, come Project Loon che prevede l’impiego di palloni aerostatici e quella svelata oggi che prende il nome (provvisorio) di Google Web Light, indirizzata alle aree in cui anche la copertura dei network 3G non è ottimale.
Come si può intuire già dall’appellativo, lo scopo è quello di velocizzare l’apertura delle pagine Web, in particolare quelle trovate mediante il motore di ricerca, riducendo il tempo di attesa fino a quattro volte e il quantitativo di banda utilizzata addirittura dell’80%. A beneficiarne sono anche i webmaster e chi gestisce i siti, che nei territori interessati possono contare su un incremento non indifferente delle visite da parte dell’utenza (le statistiche parlano di un +50%). La prima fase di test, condotta in Indonesia, ha restituito risultati incoraggianti e ora il progetto è pronto a raggiungere il Brasile, stando ad un post comparso nel fine settimana sul blog ufficiale. Di seguito un test che mostra in cosa consiste la tecnologia, in termini concreti.
Per visualizzare qualsiasi pagina con Google Web Light è sufficiente digitare all’interno del browser (anche su computer desktop) l’indirizzo “http://googleweblight.com/?lite_url=*INDIRIZZO*”, ovviamente senza virgolette. La versione ottimizzata di Webnews, ad esempio, è quella visibile negli screenshot allegati di seguito, priva di qualsiasi elemento grafico e dunque più veloce da caricare. Va specificato che il nome del progetto è al momento provvisorio e che bigG non ha rilasciato alcuna informazione in merito al suo arrivo in territori differenti dai due già confermati.