Il mercato delle action camera è d qualche tempo oggetto di una forte contrazione, complice anche le funzionalità di registrazione ed editing video sempre più evolute equipaggiate dagli smartphone di nuova generazione. È indubbiamente questo uno dei motivi che stanno facendo attraversare un momento di certo non tra i migliori a GoPro, brand tra i più celebri del settore. Al forte taglio di personale annunciato nel mese di novembre (15% della forza lavoro complessiva) se ne aggiunge un altro, che porterà al licenziamento di 270 dipendenti.
L’obiettivo è ancora una volta quello di ridurre i costi operativi e avviare così un necessario processo di riassetto dell’attività, che purtroppo non ha beneficiato come auspicato del lancio di un drone, il modello Karma, ritirato dalle vendite a causa di un problema legato al sistema di alimentazione e poi nuovamente spedito sugli scaffali all’inizio di febbraio. In un comunicato pubblicato sulle pagine del ufficiale e indirizzato agli investitori, GoPro annuncia inoltre l’intenzione di investire un totale pari a 10 milioni di dollari entro il trimestre in corso per sostenere le spese di ristrutturazione societaria.
Il mercato azionario ha reagito alla notizia in maniera piuttosto fredda e indifferente, incrementando la quotazione delle azioni di GoPro di 0,11 dollari, titolo che comunque ha perso il 30% circa del proprio valore dall’inizio di febbraio. Il futuro del gruppo di San Mateo (California) non è comunque stato messo in discussione: l’azienda cita in modo diretto l’arrivo di nuovi prodotti, sia hardware che software, per il 2017, pur senza rilasciare alcun dettaglio sulla loro natura. Lo scorso anno è stato scelto il palcoscenico del Photokina per l’annuncio di un modello come HERO5 Session, estremamente compatto e dotato di funzionalità come la registrazione di filmati a risoluzione 4K.
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