Entro il 2012 la fine del Digital Divide, queste in sintesi le parole del viceministro allo Sviluppo economico “Paolo Romani” durante l’audizione congiunta davanti alle Commissioni Trasporti della Camera e Lavori Pubblici del Senato.
Il Governo italiano ha deciso di investire ben 1,5 miliardi di euro (fondi pubblici) nel settore della banda larga che dovrebbe portare lavoro a circa 50.000 lavoratori con un notevole aumento del PIL. Un progetto ambizioso che comporterà oltre 30.000 interventi di natura tecnica.
Infatti le opere che si realizzeranno con questa corposo investimento sono svariate. Si dovranno connettere tutte le centrali sino ad ora isolate dalla grande rete. Questa procedura sarà possibile stendendo nuova fibra ottica, oppure raggiungendo la centrale con un collegamento wireless (WiMax, Hiperlan…).
Si dovranno poi aggiornare anche le attuali centrali già raggiunte dalla fibra ottica, perché l’aumento esponenziale dei collegamenti ADSL richiede apparati di rete sempre più performanti.
Altri fondi verranno poi stanziati per la realizzazione di reti mobili sempre più veloci.
Il fine ultimo, oltre all’eliminazione del Digital Divide, è quello di garantire un minimo di 2Mbit ad ogni utente e fornire le future connessioni Internet su una nuova rete a fibra ottica (la famosa rete di seconda generazione) con tagli di banda dai 20Mbit in su.
Facciamoci dunque un nodo al fazzoletto, il 2012 è già dietro l’angolo, vedremo se il Governo riuscirà in questo progetto.