Una serie di immagini, un brevetto e la rincorsa si rinnova: Google potrebbe avere pronta l’ennesima sfida a eBay e questa volta il quadro competitivo tra le due parti sarebbe completo: nel mirino, questa volta, i pagamenti in mobilità di PayPal.
Il brevetto ha fatto la propria comparsa online da pochi giorni. La descrizione è quella di un servizio di pagamento possibile tramite l’invio di un semplice SMS che segnala la cifra che va trasferita. Il server, una volta recepito l’ordine, procede al trasferimento della somma indicata e quindi consegna una ricevuta elettronica al destinatario del pagamento. A questo punto la procedura è conclusa ed il meccanismo ha la possibilità di gestire lo storico dei pagamenti e quant’altro utile alla gestione degli stessi (archivio, limitazione, programmazione, eccetera).
Il sistema ha già un nome: Gpay è l’indicazione che compare nelle immagini allegate al brevetto. L’idea di un sistema di pagamento in mobilità non è nuovo ed il più illustre predecessore è tra i progetti di PayPal. PayPal Mobile Checkout, infatti, raccoglie in sè le sperimentazioni avviate con Text2Buy e Text2Give in cui l’invio di un SMS permette di accedere ad un bene o un servizio procedendo al pagamento direttamente con il proprio dispositivo di telefonia mobile.
Nessun dettaglio è dato a sapersi circa le possibili tariffe che Google potrebbe applicare e le uniche informazioni di massima sono contenute all’interno del documento depositato presso l’USPTO. Tra le indicazioni presenti v’è il numero “ufficiale” di Google come possibile riferimento per i pagamenti (46645, ovvero “Googl” scritto con gli automatismi del T9) e tutta una serie di opzioni attivabili nel processo di trasferimento del danaro.
Al momento al brevetto non corrisponde alcun indizio reale per cui il servizio potrebbe prendere vita in tempi brevi. L’insorgere di nuove conferme relativamente al Gphone, però, ben evidenziano l’impegno di Google nel settore e le novità potrebbero dunque non essere troppo lontane nel tempo. Tra Google ed eBay, nel contempo, la tensione potrebbe salire. Prima fu Google Base a mettere le due aziende contro relativamente alla presenza di bazar omologhi sul web; fu poi Google Talk a lasciare ipotizzare una sfida diretta a Skype; Google Checkout ha poi concretizzato la sfida nei pagamenti online. I rapporti si son fatti tesi quando eBay ha tolto tutti i propri investimenti dal circuito AdSense ed ora il nuovo brevetto potrebbe dar vita ad un nuovo assestamento in un rapporto ormai pieno di crepe. Fino ad ora il gruppo eBay ha retto con somma sicurezza alle sfide lanciate da Mountain View, ma la forza d’urto del gruppo sfidante potrebbe trovare nel mobile un nuovo importante punto di applicazione.