La seconda bozza della terza versione della licenza GPL è stata pubblicata ma, dopo i dissapori degli ultimi mesi, una soluzione definitiva sembra non essere ancora stata trovata: chi porta avanti lo sviluppo della licenza sta perpetrando una certa direzione, chi invece rappresenta il modo open source per eccellenza (Linus Torvalds) ribadisce semplicemente il proprio perdurante dissenso nei confronti di taluni aspetti riguardanti il trattamento del Digital Right Management.
Le critiche di Torvalds sono ovviamente molto importanti e la fazione creatasi attorno al suo punto di vista sembra accumulare forza con il passare del tempo: Hewlett Packard, ad esempio, sembra già aver sposato le tesi del padre di Linux chiedendo un diverso trattamento proprio in quanto a gestione del software sotto brevetto. Il problema verte nello specifico nelle opzioni riguardanti l’adozione di sistemi DRM e nella successiva facoltà di proibirne la rimozione.
Disponibile online la nuova bozza della licenza e l’area riservata ai commenti ed ai contributi liberi.