Brutte notizie giungono dalla Gran Bretagna per gli sharer, specie per ex utenti del famoso “maialino” Oink.
Secondo quanto riportato da Torrentfreak, la polizia di “Sua Maestà” starebbe avviando delle indagini nei confronti di numerosi ex utenti di Oink.
Nei giorni scorsi, ben sei ex utenti sono stati arrestati in Inghilterra dalla polizia di Cleveland, per aver condiviso, nei primi mesi dello scorso anno, un solo album sfruttando il tracker musicale Oink.
In virtù di ciò sarebbero scattate delle indagini parallele volte a individuare altri utenti che hanno posto in condivisione materiale tutelato dal diritto d’autore.
Dalla Gran Bretagna piovono parole di stupore circa l’accaduto, e le varie comunità della Rete non si spiegano perché tanto accanimento nei confronti degli sharer quando poi il Web è infestato da pedofili e truffatori di ogni genere.
Nel Regno Unito, sino a qualche tempo fa, all’utente indisciplinato, reo di aver violato il copyright, le Major inviavano una comunicazione contenente le prove del reato, pertanto al massimo si arrivava a delle cause di natura civilistica se l’internauta non rispondeva al mittente o patteggiava.
Probabilmente il vero problema è rappresentato dal fatto che le canzoni protette da copyright, prima ancora di giungere negli music-store sono state ampiamente diffuse in Rete, in sostanza sono state effettuate delle pre-release, di conseguenza, inevitabilmente, a causa degli ingenti danni economici subiti, le Major si sono scagliate contro i pirati del famoso e defunto tracker musicale Oink.