Dopo l’uscita della CS3 in aprile e delle sue versioni complete in giugno, Adobe ora registra per il trimestre giugno-luglio-agosto un aumento record di vendite e di incassi che non sarà facile da mantenere anche in futuro. Si parla di un profitto netto di 205 milioni di dollari, cioè 34 centesimi a quota, un balzo in avanti del 117% dai 94 milioni, cioè 16 centesimi a quota, di un anno esatto fa. Sono state le vendite record a causare un simile progresso, ben 851 milioni di dollari di introiti contro i 602 dell’anno scorso, il 42% in più.
«È stato un trimestre straordinario sotto ogni punto di vista» ha dichiarato Shantanu Narayen, presidente e comandante in capo di Adobe: «finchè l’economia ci assiste siamo sicuri di poter continuare ad essere una compagnia dalla crescita a doppia cifra per ancora molti anni». Sull’onda dell’entusiasmo la dirigenza Adobe ha previsto per il prossimo trimestre incassi tra gli 860 e gli 890 milioni di dollari.
L’aumento esponenziale delle entrate è dovuto in gran parte all’uscita della Creative Suite 3, contenente fra le altre cose il fiore all’occhiello dell’azienda, Photoshop, che nella sua terza versione ha aggiunto diversi tool per la gestione avanzata e professionale delle immagini. Eppure, secondo l’amministratore delegato di Adobe Bruce Chezin, sembrano esserci alcune impreviste nubi all’orizzonte. Chezin, infatti, si è detto preoccupato per i problemi di compatibilità che potrebbero esserci con il nuovo sistema operativo Apple di prossima uscita: «al momento non abbiamo ricevuto una copia finale di Leopard. Questo significa che non abbiamo potuto testare fino in fondo la Creative Suite 3 in rapporto al sistema operativo. Se non dovesse funzionare dovremo provvedere in qualche modo».