Greenpeace lancia la sfida “Chi è leader del clima?” nel settore dell’Information Tecnology, facendo appello agli amministratori delegati delle aziende IT. Oggi è fondamentale che l’IT offra soluzioni concrete all’imminente minaccia del riscaldamento globale e, allo stesso tempo, affronti la crisi economica trasformando un problema – ridurre le emissioni di gas serra – in opportunità di business e di nuova occupazione.
Greenpeace ha invitato alla sfida Cisco, Dell, Fujitsu, Google, HP, IBM, Intel, Microsoft, Nokia, Panasonic, Sharp, Sony, Sun Microsystems, Toshiba, Fujitsu, Nokia, Microsoft e Sharp.
La provocazione di Greenpeace ha finora funzionato: vari gruppi se la son presa per le critiche, hanno migliorato le proprie lavorazioni ed hanno tentato di attendersi alle linee guida ecologiche via via pubblicizzate. Questo per un semplice motivo: agli utenti piace “verde”. C’è una rinnovata sensibilità sui temi dell’ecologia, e l’immagine del gruppo potrebbe essere a rischio nel caso in cui Greenpeace attribuisse un voto di condotta troppo basso.
Il guanto è nuovamente lanciato ed i nomi in ballo dovranno affrontare una sfida importante:
- dimostrare pubblicamente il loro supporto per un accordo forte su Kyoto;
- fare lobby sui governi nazionali per supportare un regolamento forte, globale e obbligatorio su Kyoto;
- ridurre del 20% entro il 2012 le emissioni di CO2 della propria azienda;
- garantire un aumento di circa il 25% nell’utilizzo di energia rinnovabile nella propria azienda.