Secondo la ricerca condotta da Greenpeace, circa il consumo e lo smaltimento di componenti elettronici industriali, Toshiba e Samsung meritano i primi gradini del podio in quanto a policy aziendali in fatto di riciclaggio di materiali tossici.
La classifica, che è stata pubblicata la scorsa settimana, mostra a sorpresa in prima posizione Toshiba, che ha scavalcato sei posizioni della lista arrivando in cima a discapito del precedente leader, Samsung.
Merito, secondo Greenpeace, di alcune innovazioni nella gestione dei rifiuti, dei resi e degli scarti. Eppure ricordiamo che in precedenza, come altre società quali LG, Sony e la stessa Samsung, Toshiba aveva dato l’addio al suo ruolo nell’Electronic Manufacturers Coalition for Responsible Recycling, un’associazione statunitense che opera in favore del corretto riciclaggio di prodotti dannosi per l’ambiente.
Tirata di orecchie, invece, per Nokia. Le analisi di Greenpeace hanno colto impreparata la società finlandese, tanto che le indagini sullo staff nelle Filippine, in Thailandia, in Argentina, in Russia e in India hanno evidenziato che i dipendenti non erano informati sul programma, e che i dettagli del progetto non erano disponibili in lingua locale.
Rimonta alcune posizioni Apple, mentre rimane nei bassifondi della classifica Nintendo.