Con la morte di Steve Jobs, Apple ha dovuto dimostrare a mercati e investitori di rimanere un’azienda di elevatissima qualità nonostante l’assenza dell’iCEO. Sarà per questo, perciò, che a cadenza costante i personaggi più importanti della storia di Cupertino decidono di rilasciare interviste, rompendo forse quel silenzio in cui l’azienda si è sempre trincerata. A parlare oggi è Greg Joswiak, vicepresidente del product marketing di iOS, che ha voluto condividere con il mondo 4 chiavi del successo della Mela.
Interrogato al convegno “Silicon Valley comes to Cambridge”, Joswiak ha scattato un’immagine precisa della società di 1 Infinite Loop, seppur non svelando particolari segreti della filosofia Apple.
Il primo carattere chiave di Cupertino è il focus. Apple, pur disponendo di risorse finanziarie davvero copiose, decide di dedicare tutti gli sforzi produttivi a pochi device, in modo che siano per gli utenti praticamente perfetti:
«Apple è una compagnia da 30 miliardi, ma abbiamo meno di 30 prodotti principali. Certamente, le compagnie elettroniche di consumo del passato hanno avuto centinaia di prodotti. Noi tendiamo a focalizzarci. Le persone pensano che focalizzarsi sia dire sì a tutti i prodotti su cui scommettere. Ma non significa questo. Significa dire no a centinaia di buone idee, significa scegliere attentamente.»
Si prosegue, quindi, con la semplicità. I prodotti Apple devono essere minimali, facili da usare, immediati da comprendere. Questo, tuttavia, non significa che i device elettronici debbano essere privi di feature:
«Molte persone credono che la semplicità sia portare qualcosa all’essenziale. Ma non è così. Quando inizi a costruire qualcosa, diventa immediatamente davvero complesso. Ed è qui che molte persone si fermano. Se davvero conosci il tuo prodotto e i suoi problemi, allora puoi trasformare la complessità in qualcosa di davvero semplice.»
Nella storia di Apple, non può mancare di certo il coraggio. L’azienda è sempre stata lungimirante, proponendo sul mercato prodotti non solo non contemplati dalla concorrenza, ma di cui l’utenza non ne conosceva ancora l’esigenza. È qui che risiede un fattore imprescindibile di Cupertino, quello di cavalcare il futuro senza paure:
«Il coraggio guida molte decisioni nel business. Non bisogna soffermarsi sulle idee del passato, anche quando hanno rappresentato un grande successo. Non si costruisce un prodotto solo perché tutti ne hanno uno simile.»
Infine, e non avrebbe potuto essere altrimenti, Apple è determinata a essere sempre la migliore. Cupertino non si propone mai di realizzare un buon prodotto: l’obiettivo è sempre quello di creare il miglior prodotto disponibile sul mercato. La mediocrità, infatti, non paga sul mercato e nemmeno sembra essere utile all’innovazione. Per questo motivo, Apple fissa sempre mete quasi irraggiungibili e sfida se stessa con qualsiasi mezzo a disposizione:
«Quando non è possibile entrare in un mercato e diventarne i migliori, è meglio lasciar perdere. È importante questa differenziazione. In Apple, se non possiamo essere i migliori di un mercato ce ne disinteressiamo.»