Per sviluppare la tecnologia che in futuro permetterà di evolvere la mobilità in una chiave di maggiore sicurezza si fa ricorso a un videogame in cui i giocatori sfrecciano a tutta velocità su bolidi a quattro ruote, infrangendo ogni norma del codice stradale e provocando incidenti spettacolari. I ricercatori della Princeton University hanno deciso di usare l’ambiente virtuale di GTA 5 per migliorare un sistema di guida autonoma. Cosa potrebbe andare storto?
L’idea può sembrare bizzarra, addirittura folle, ma non lo è. L’intenzione è quella di impiegare Grand Theft Auto 5 come un enorme simulatore all’interno del quale mettere alla prova l’affidabilità degli algoritmi delle self-driving car. Un approccio, in realtà, già sperimentato con successo da Waymo (sebbene non usando un videogame), la divisione di Alphabet al lavoro proprio sullo sviluppo di un sistema per la guida autonoma, che oltre a condurre test su strade pubbliche negli Stati Uniti percorre virtualmente oltre tre milioni di miglia ogni giorno, proprio in un simulatore.
Sia chiaro, una pratica di questo tipo non sostituisce in alcun modo la sperimentazione condotta su strada mettendo alla prova LiDAR, videocamere e sensori in un contesto reale, elaborando informazioni raccolte dal comportamento di pedoni, ciclisti e altri veicoli presenti sulla carreggiata. Anzi, vi si aggiunge. Mettere alla prova l’IA in un gioco, non costa nulla: zero spese per la manutenzione dei veicoli, nessun esborso economico per il carburante. Insomma, l’iter è questo: si ottengono feedback dai test su strada, li si impiega per migliorare l’efficienza e l’affidabilità del codice, infine si testa il risultato con l’impiego di un ambiente virtuale.
Perché sia stato scelto proprio GTA 5 è presto detto: con centinaia di veicoli differenti, oltre 1.000 personalità diverse per i pedoni, animali, più di una dozzina di diverse condizioni meteo e una mappa costellata da ponti, semafori, segnaletica orizzontale e verticale, tunnel e incroci, il gioco di Rockstar Games costituisce una piattaforma ricca di variabili e adatta a simulare ciò che accade nel mondo reale.