I guai legali di Microsoft non vedono fine. Il caso europeo, solo il più eclatante all’interno di una lunga serie di battaglie contro le pratiche monopolistiche attuate dall’azienda di Redmond, rimane aperto ad ulteriori sviluppi e nel contempo nuove puntate si aggiungono all’infinita saga: definito l’accordo con Sun, chiuso il caso del brevetto violato di InterTrust, aperto un nuovo fascicolo in Sud Corea per pratiche anti-concorrenziali.
Il caso InterTrust è chiuso direttamente dalle pagine del sito Microsoft ove, con un comunicato stampa ufficiale, l’azienda comunica i dettagli dell’accordo: 440 milioni di dollari in pagamento unico. La causa legale, iniziata 3 anni or sono, verteva sulla violazione del brevetto su di una tecnologia di protezioni di contenuti video e audio digitali.
La causa si spegne semplicemente nell’accordo economico: nessun pagamento è dovuto a InterTrust da parte di utenti o sviluppatori Microsoft utilizzanti la tecnologia contestata (DRM – Digital Rights Management). Secondo Microsoft la soluzione adottata riafferma il rispetto dell’azienda nei confronti di una istituzione quale la proprietà intellettuale.
Il nuovo caso legale che coinvolge ora Microsoft sorge in Sud Corea e fa capo alla Daum Communications. L’accusa è quella di aver incluso nel sistema operativo Windows XP l’instant messenger MSN. Daum, azienda controllante il 10% del mercato basato sull’instant messagging in Corea, afferma di aver avuto un danno pari a 8.7 milioni di dollari a causa della strategia adottata da Microsoft e per questo danno chiede relativo risarcimento.
Il portavoce Daum, Min Seog-seo, sottolinea la bontà di un mercato coreano ove un’aspra concorrenza porta buoni frutti economici e qualitativi. L’inclusione di MSN all’interno di Windows XP apporta invece disequilibri dannosi e contrari alla legge antitrust del paese orientale. La causa è già stata depositata presso la Corte distrettuale di Seul.