Il governo Meloni sta valutando l’introduzione di accise sulle auto elettriche per compensare le perdite di entrate derivanti dalla diminuzione delle vendite di benzina e diesel. L’annuncio è stato fatto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante l’Automotive Dealer Day di Verona.
Secondo i dati di Quintegia, società di ricerca organizzatrice dell’evento, il carico fiscale sull’auto nel 2022 è stato di 71 miliardi di euro, di cui 31,9 miliardi provenienti dai carburanti. Lo Stato guadagna circa il 60% di ciò che i consumatori pagano alla pompa attraverso imposte dirette (IVA al 22%) e indirette (accise).
Con la progressiva elettrificazione dei veicoli, il governo teme di perdere una parte significativa di queste entrate. Per questo motivo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha iniziato a lavorare sull’introduzione di accise per le auto elettriche, considerando anche l’aggiornamento della normativa europea sulla tassazione dei prodotti energetici.
Tuttavia, questa proposta ha sollevato critiche da parte di Alleanza Verdi e Sinistra e di Europa Verde. Il deputato Angelo Bonelli e il responsabile organizzazione Francesco Alemanni hanno denunciato questa mossa come “l’ennesimo attacco alle politiche ambientali e alla transizione ecologica”. Secondo i parlamentari, il governo sta ostacolando il percorso verso una mobilità sostenibile e a basse emissioni, proprio nel momento in cui Stellantis annuncia l’accordo con Leapmotor per commercializzare auto elettriche a basso costo dalla Cina.
La decisione del governo di valutare l’introduzione di accise sulle auto elettriche si inserisce in un contesto di transizione verso una mobilità più sostenibile, ma solleva interrogativi sulla strategia adottata per compensare le perdite di entrate derivanti dalla diminuzione delle vendite di carburanti fossili. Sarà importante trovare un equilibrio tra la necessità di sostenere le finanze pubbliche e l’obiettivo di promuovere la diffusione di veicoli a basse emissioni, al fine di garantire una transizione equa e sostenibile verso un futuro più verde.