L’idea per promuovere un serial televisivo sulla storia della banda della Magliana, che andrà in onda su Sky, era un tipico esempio di guerrilla marketing: inserire in un giardino nella zone dell’EUR, in largo Virgilio Testa, fra le fontane nei pressi del palazzo della Civiltà del Lavoro, i quattro busti in polistirolo raffiguranti i boss della famigerata Banda.
Inizialmente, molti passanti non ci hanno fatto caso, considerandoli parte integrante della scenografia cittadina, successivamente sono partite le polemiche e il sindaco romano Gianni Alemanno ha definito “l’iniziativa di cattivo gusto” e i busti sono stati rimossi.
Forse non è stata apprezzata e capita questa forma di pubblicità “occulta”, forse per far funzionare il guerrilla marketing bisogna scrivere spot pubblicitario da qualche parte o far partire una musica che ci faccia capire che quella è una promozione… ma allora non avrebbe più senso?