Il biennio 2018-2019 sarà decisivo per la guida autonoma: Waymo ha annunciato per i prossimi mesi l’avvio in Arizona di un servizio di ride sharing basato su self-driving car e General Motors ha promesso l’arrivo del primo veicolo commerciale senza conducente per l’anno che verrà. Proprio queste due realtà sono e saranno tra i più importanti protagonisti del settore.
Lo afferma un report curato da Navigant Research pubblicato nei giorni dell’evento NAIAS (North American International Automotive Show) in scena a Detroit, che divide le realtà impegnate in progetti legati a un nuovo concetto di mobilità all’interno di quattro gruppi: leaders, contenders, challengers e followers (possiamo tradurre i termini come leader, contendenti, sfidanti e follower). Una classifica stilata tenendo in considerazione una decina di parametri di giudizio relativi a strategia, produzione ed esecuzione dei progetti messi in campo. Nella parte più bassa della graduatoria si trovano Apple, Uber e Tesla, quest’ultima letteralmente precipitata rispetto alla valutazione precedente.
Per capire quali siano le realtà che nel corso degli ultimi dodici mesi hanno fatto registrare i progressi più significativi è sufficiente dare un’occhiata allo stesso grafico realizzato da Navigant Research all’inizio del 2017. Interessante anche notare come nella parte superiore destra della chart, tra i leaders, siano oggi presenti ben otto aziende, il doppio rispetto a un anno fa: le new entry sono Waymo, Aptiv, BMW-Intel-FCA e Volkswagen. Sempre più massiccia, dunque, la rappresentanza del mondo hi-tech.
Una nuova era della mobilità è dunque alle porte: le vetture senza conducente promettono di rivoluzionare il modo di viaggiare, garantendo una maggiore sicurezza negli spostamenti grazie all’impiego di tecnologie avanzate e collaudate. Intanto, negli Stati Uniti, l’amministrazione annuncia l’arrivo di nuove linee guida per l’estate. In Europa invece le tempistiche per l’adozione di queste innovazioni sembrano destinate a protrarsi un po’ più a lungo.