I produttori di auto General Motors, Toyota e l’azienda di car ride-sharing Lyft hanno chiesto al governo americano di creare delle regole standard per facilitare i test e l’adozione dei veicoli a guida autonoma. Molte aziende stanno investendo molto in queste settore ma evidenziano, tutte, un problema comune e cioè che le regole sull’utilizzo delle auto a guida autonoma variano troppo da Stato a Stato. Per esempio, in California sono molto rigide mentre nel Michigan sono molto più libere.
In realtà il dipartimento dei trasporti americano ha già iniziato a muoversi ma non ha ancora stabilito con precisione quali debbano essere le regole da rispettare lasciando carta bianca agli Stati federali. Del resto, l’ex Presidente americano Obama aveva enfatizzato i vantaggi delle soluzione a guida autonoma che in futuro avrebbero potuto salvare molte vite umane ma che questo settore deve essere “costruito” per bene. Le aziende, però, sarebbero urgentemente alla ricerca di deroghe specifiche alle normali leggi sulla viabilità per poter testare le loro auto a guida autonoma. Deroghe che possano permettere di arginare le lentezze burocratiche e tenere il passo con l’evoluzione tecnologica. Del resto, l’assenza di regole specifiche non può che comportare un rallentamento dello sviluppo di queste soluzioni di guida avanzate.
Oltre a GM, Toyota e Lyft anche Volvo si starebbe adoperando per sollecitare il Governo affinché crei questi standard. Curiosamente, del gruppo non farebbero parte Google e Tesla. Oltre alle regole standard per la sperimentazione delle soluzioni a guida autonoma, questo gruppo di aziende chiede anche un ampiamento del numero dei siti di test dove poter sperimentare queste innovative forme di mobilità.
Con l’arrivo di Donald Trump non è chiaro come l’attuale Governo potrebbe rispondere a queste aziende automobilistiche. La nuova amministrazione americana non si è, infatti, ancora espressa su temi come la guida autonoma.