Ci sono avvenimenti apparentemente vuoti quanto simbolicamente catartici, pregni di significato: l’iniziativa dell’università del Texas di rendere disponibile in Rete ad alta definizione la famosa Bibbia a 42 righe ne è un esempio.
La Bibbia, coniata da Gutemberg tra il 1455 ed il 1456, segna l’inizio dell’epoca moderna, contraddistinta dalla stampa e dal modello cartaceo come base di organizzazione sociale. Con la Bibbia di Gutemberg il procedimento di stampa ha dato origine al pensiero dell’ordine e della ripetitività, alla fine dell’unicità dei prodotti, all’inizio della produzione in serie.
Il computer, con l’idea dell’ipertesto ed il concetto onnicomprensivo di rete, sarebbe stato l’autore della rivoluzione oggi in pieno svolgimento. Dall’epoca moderna si è passati al post-moderno, al telelavoro, al mondo globalizzato, a Internet. Il computer ha tracciato la fine della modernità ed ha rilevato la stampa nel ruolo di organizzatore sociale.
Oggi un computer ospita la famosa Bibbia. Una delle 48 copie ancora esistenti (ognuna unica per il certosino lavoro di un miniatore dell’epoca) verrà depositata su un CD-Rom e la copia originale verrà finalmente affidata ad una teca che la proteggerà dalle insidie del tempo. Il momento passerà simbolicamente alla storia come l’ufficiale passaggio della stampa a oggetto da museo. Ed a sancire il passaggio è il computer, il Gutemberg della nostra era.