Da un’azienda come Hyundai ci si aspetterebbe di veder annunciati progetti legati principalmente al mondo delle quattro ruote e dei trasporti, come nel caso della partnership che con tutta probabilità legherà il gruppo giapponese a Waymo (nuova divisione di Alphabet, al pari di Google) per l’integrazione della guida autonoma a bordo delle proprie vetture. L’azienda, in realtà, detiene oltre 80 brevetti inerenti concept e idee legate ai robot indossabili, come gli esoscheletri.
Ecco spiegato da dove arrivano H-Wex e H-Mex, due unità realizzate con l’obiettivo di supportare il movimento dell’essere umano in circostanze particolari. Entrambe rappresentano un’evoluzione, più leggera e performante, del concept H-Lex visto in passato.
Il primo ha una struttura tale che lo rende utile negli ambienti lavorativi dove è necessario sollevare pesi in continuazione, fornendo l’aiuto necessario ad evitare danni alla schiena, ai muscoli e alle articolazioni. Il secondo, invece, è ideato per consentire la deambulazione alle persone affette da paraplegia o agli anziani che faticano a camminare. Di seguito è possibile vederlo in azione, grazie all’hands-on realizzato dalla redazione di Engadget in occasione di un evento di presentazione andato in scena la scorsa settimana a Las Vegas.
Al momento Hyundai sta cercando di acquisire le certificazioni mediche, sia nella Corea del Sud che negli stati Uniti, per arrivare alla commercializzazione di H-Mex. Lo step successivo consisterà nella realizzazione di unità demo, presumibilmente tra il 2019 e il 2020, utili per una fase di test che coinvolgerà direttamente i pazienti e per raccogliere i feedback necessari al perfezionamento della tecnologia in vista della sua commercializzazione. L’obiettivo è quello di rendere sistemi di questo tipo economicamente accessibili, rispetto ad altri già presenti sul mercato, a chi ne ha bisogno, contribuendo così a migliorare la vita quotidiana delle persone.