Un gruppo di hacker è risuscito a “violare” una Tesla Model 3 e l’azienda, come ringraziamento, ha deciso di regalare l’auto. La società di Elon Musk è al lavoro per migliorare l’affidabilità e la sicurezza del software delle sue auto elettriche e proprio per questo, all’inzio dell’anno, Tesla aveva annunciato l’intenzione di partecipare ad un evento di hacking Pwn2Own per chiedere ai partecipanti di provare a “bucare” la sua auto. L’obiettivo era quello di invidiare tutte le debolezze del software per poi risolverle.
La casa automobilistica ha messo a disposizione degli hacker una Model 3 per consentire loro di individuare e sfruttare le vulnerabilità nel sistema del veicolo. L’evento è avvenuto a Vancouver e un team di due hacker è riuscito a trovare un exploit l’ultimo giorno della competizione. Amat Cama e Richard Zhu del team Fluoroacetate hanno preso di mira il sistema di infotainment della Tesla Model 3 e hanno utilizzato “un bug JIT nel renderer” per riuscire a prendere il controllo del sistema. Per esporre le vulnerabilità e offrire l’opportunità di migliorare la sicurezza del software, Tesla ha lasciato l’auto agli hacker. Auto che si aggiunge ai molti altri premi vinti dal team Fluoroacetate durante la competizione.
Negli ultimi 4 anni, Tesla ha lanciato un programma di bug bounty e secondo alcune fonti, la società ha distribuito centinaia di migliaia di ricompense agli hacker che hanno esposto vulnerabilità nei suoi sistemi.
Trattasi tutte di iniziative molto utili perché consentono di risolvere velocemente tutte le falle di sicurezza dell’auto. In un’epoca in cui le autovetture diventeranno sempre più connesse, è fondamentale che i sistemi siano i più sicuri possibili. Da questo punto di vista, Tesla sta percorrendo la strada giusta facendosi aiutare dagli hacker.