Lo scorso anno, subito dopo la presentazione di Android Pay, Google ha parlato di un’altra tecnologia dedicata ai pagamenti, senza però svelarne nel dettaglio il funzionamento. Hands Free, questo il nome del sistema, diventa oggi una realtà con l’avvio di una prima fase di test che interessa alcuni ristoranti McDonald’s e pizzerie Papa John’s nell’area di San Francisco.
Il nome è già di per sé piuttosto esplicativo: non è richiesta alcuna interazione con portafogli, carte e nemmeno con i dispositivi mobile. Una volta giunti alla cassa è sufficiente pronunciare “I’ll pay with Google”, ovvero “Pagherò con Google”, per completare la transazione. Questo è possibile poiché quando si installa l’applicazione, disponibile per Android (4.2 Jelly Bean e versioni successive) e iOS (iPhone 4S e successivi), si associa all’account una carta di credito o di debito, caricando poi una propria fotografia. Una volta all’interno dell’attività commerciale l’app si interfaccia con la postazione del cassiere tramite Bluetooth o WiFi, consentendo all’operatore di verificare che si è effettivamente chi si afferma, confrontando il volto che ha di fronte con l’immagine caricata.
Il metodo si affida dunque all’abilità di stabilire se chi si trova in negozio è realmente la stessa persona della fotografia. Un approccio che ha già ricevuto alcune critiche. A questo proposito, Google afferma di avere in cantiere la sperimentazione di metodi di sicurezza aggiuntivi, come una videocamera che si occupa in modo automatico del riconoscimento facciale. A quel punto, però, si rischierebbe di ricorrere ad un sistema forse troppo complesso per rispondere all’esigenza di semplificare un’azione quotidiana come quella del pagamento. Insomma, un paradosso.
Va precisato che Hands Free non ha nulla a che vedere con Android Pay. Si tratta di tecnologie e piattaforme differenti, non collegate l’una all’altra. L’esperimento, lo si ripete, è attivo solo nella zona di San Francisco e non è dato a sapere se e quando arriverà ad interessare un’area più vasta.