L’esperienza della musica, senza compromessi. Una filosofia per Harman, che da sempre punta sulla creazione e sul miglioramento di tecnologie finalizzate ad offrire un ascolto il più possibile fedele a quello concepito dagli artisti in fase di registrazione. È quanto dimostra anche la nuova evoluzione del sistema Clari-Fi, lanciato inizialmente nel 2014 con l’obiettivo di ripristinare la qualità dell’audio compresso.
Le migliorie introdotte fanno sì che il software possa essere impiegato anche con le frequenze limitate a 8 kHz. Il supporto a codec avanzati come HE-AAC, il rilevamento del discorso, il contenimento delle frequenze alte e la possibilità di effettuare l’up-mix da sorgenti mono a stereo rappresentano caratteristiche sviluppate appositamente per far compiere alla tecnologia un significativo passo in avanti.
Automaker come Maserati, Lexus, Lincoln, Hyundai e Kia l’hanno già integrata a bordo delle proprie vetture. Mettendosi al volante o sedendo al posto del passeggero è così possibile godere di un audio restaurato per quanto riguarda autenticità, calore, atmosfera e limpidezza, indipendentemente dal fatto che la fonte del segnale sia un file MP3 compresso oppure un brano riprodotto dai servizi di streaming, mediante connessione Internet. Lo stesso principio, inoltre, si può applicare ai video di YouTube.
Il vero punto di forza è costituito dal modello predittivo messo a punto da Harman, che genera in modo accurato le informazioni perse nel precedente processo di conversione. Alcuni esempi pratici da ascoltare per capire l’efficacia della tecnologia Clari-Fi sono ospitati sulle pagine del sito ufficiale.
L’importanza attribuita dal gruppo alla qualità dell’ascolto è ben sintetizzata in una risposta fornitaci da Sean Kapoor (VP Global Brand Marketing Lifestyle Division) in occasione dell’IFA 2015.
Non saprei dire esattamente cosa succederà da un punto di vista dei formati, ma penso che l’esperienza degli utenti si focalizzerà maggiormente sul recuperare la qualità e l’anima della musica. Ciò che è successo, con l’evoluzione dei formati, è stato rendere la musica portatile e funzionale, ma facendolo abbiamo perso qualità. Abbiamo perso l’anima e lo spirito della musica. Penso che tutte le tecnologie, incluse le nostre, cercheranno di recuperarli.