Harry Potter: Wizards Unite è il nuovo gioco in realtà aumentata di Niantic che sfrutta l’universo del maghetto inglese basandosi su un gameplay già collaudato. Il titolo è stato lanciato da pochi giorni, ma non ha mai superato i livelli di Pokémon GO.
Nel giro di 15 ore Harry Potter: Wizards Unite era al primo posto dei giochi gratuiti di App Store più scaricati negli Stati Uniti; tuttavia, era posizionato al 48° posto nel Regno Unito e al 102° (di nuovo negli Stati Uniti) per quanto riguarda la classifica dei giochi su cui i giocatori spendono maggiormente. Dopo 24 ore, gli utenti avevano sborsato in totale 300mila dollari. Pokémon GO, al contrario, aveva ottenuto anche il primo posto nella classifica dei titoli più remunerativi, guadagnando 2 milioni di dollari in una sola giornata.
Harry Potter: Wizards Unite ha generato, quindi, molto meno di Pokémon GO durante i suoi primi giorni di vita. Basti pensare che il gioco dedicato ai maghi ha generato appena 1,1 milioni di dollari con 3 milioni di installazioni nel corso del primo weekend e Sensor Tower riporta che, di questo passo, potrebbe guadagnare 10 milioni di dollari in un mese, praticamente niente se paragonato a Pokémon GO, che fatturò la bellezza di 206 milioni di dollari nello stesso periodo di riferimento.
Le cause di questo flop sono principalmente due: la più importante è che il titolo dedicato a Harry non gode dell’effetto novità, d’altronde gran parte delle meccaniche sono già state viste nel gioco di Pokémon per dispositivi mobile; l’altra è invece la fanbase senz’altro ristretta del maghetto con gli occhiali rispetto a quella di mostriciattoli da catturare. È vero che Pokémon GO è stato una meteora, ma bella grossa!