Heinrich Rudolf Hertz, fisico tedesco che per primo ha dimostrato l’esistenza delle onde elettromagnetiche, è celebrato oggi con un doodle sulla pagina principale del motore di ricerca. Un logo animato, quello realizzato da Google, per rendere omaggio a una delle figure essenziali per l’evoluzione degli studi in ambito scientifico e tecnologico.
Nato il 22 febbraio 1857 ad Amburgo, Hertz frequentò in gioventù l’università di Berlino, dove si dedicò allo studio delle lingue. Sono però le scienze e l’ingegneria ad attirare la sua attenzione, tanto che dopo la laurea fu posto sotto l’ala protettrice del medico, fisiologo e fisico Hermann von Helmholtz.
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Nel 1885 condusse gli esperimenti che lo portarono alla scoperta delle onde elettromagnetiche, un contributo tale che l’unità di misura della frequenza nel sistema internazionale prende il suo nome, Hertz appunto. La carriera di Heinrich Rudolf Hertz fu interrotta bruscamente all’età di soli 36 anni, quando morì in seguito a una malattia autoimmune, la granulomatosi di Wegener.
Una stirpe di menti brillanti, quella della famiglia Hertz: nei decenni successivi, più precisamente nel 1925, al nipote Gustav Ludwig Hertz venne assegnato il premio Nobel per la fisica (insieme a James Franck) per gli studi condotti sull’atomo, mentre il figlio di quest’ultimo, Carl Hellmuth Hertz, è ritenuto uno dei padri dell’ecografia impiegata in ambito medico.