Gli utenti cinesi che acquisteranno dispositivi Motorola in Cina si troveranno precaricati tanto un bookmark verso Bing, quanto le mappe del servizio Microsoft. L’accordo è, a quanto pare, globale. Ma il primo passo è di per sé significativo: perchè parte da Motorola, perchè parte da Android, perchè parte in Cina.
Motorola è stato uno dei primi gruppi a fare forte affidamento su Android per rilanciare le sorti dei propri dispositivi. Il legame sembrava pertanto forte, tanto da garantire ulteriori partnership tra le parti. La realtà sembra invece aver smentito questo iniziale approccio: nonostante Android, e nonostante Droid, le mappe sui cellulari Motorola saranno quelle di Bing invece di quelle Google Maps. Scavalcato, quindi Google: la ricerca del motore e le mappe correlate vengono bypassati da scelte alternative e direttamente concorrenti quali Baidu e Bing.
Tutto ciò avviene mentre la tensione tra Google e le istituzioni cinesi è ai massimi livelli. Nei giorni scorsi Eric Schmidt ha voluto abbassare la pressione spiegando che entro breve qualcosa sarebbe cambiato, che le trattative sono in corso e che le parti sarebbero ormai vicine ad un accordo. La realtà è però quella di un tira e molla scatenato dai noti attacchi all’azienda da parte di cracker cinesi, il che ha generato una situazione in cui né l’una né l’altra parte hanno voluto mollare la presa: la Cina chiede rispetto per le leggi locali, Google chiede rispetto per la propria posizione e per la libertà di espressione, ma nel mezzo si è creata una terra di nessuno che Bing sembra aver voluto rapidamente occupare.
Così è stato. La posizione scomoda di Google può aver influito sulle scelte Motorola, da cui è giunta la firma che ora porta Bing a proporsi su di un mercato di grandissimo potenziale. Steve Ballmer ha sempre negato ogni interesse nei confronti dei problemi di Mountain View in Cina: Microsoft c’era, Microsoft conta di rimanerci. Microsoft, a quanto pare, conta anche di crescere: il potenziale dell’utenza cinese si esprime su centinaia di milioni di utenti, comunità comunque in persistente crescita, ed i grandi numeri possono significare per Bing una leva commerciale fondamentale nel momento in cui la rincorsa a Google ha definitivamente preso piede.
I rapporti tra Motorola e Google vanno ora riconsiderati. Il rapporto con Android potrebbe non essere esclusivo, e se così fosse anche Windows Phone 7 potrebbe vedere la luce sotto l’etichetta “Hello Moto”. Il tutto parte ora da un link inserito nel browser di default e nella scelta delle mappe Microsoft per guidare l’utenza cinese sul territorio: un piccolo tarlo, ma nato all’interno di un mercato che rappresenta ad oggi il più grande potenziale online al mondo.