Il servizio che a partire dai prossimi anni verrà offerto da Virgin Hyperloop One e dalle altre realtà impegnate nel progetto Hyperloop ha tutte le carte in regola per innovare il modo di viaggiare sulle lunghe distanze: ci si affiderà a vettori in movimento a oltre 1.100 Km/h all’interno di enormi tubi in cui viene ricreato il vuoto, su binari a levitazione magnetica, così da diminuire il più possibile l’attrito generato.
In occasione del CES 2018 di Las Vegas è stata annunciata la partnership che lega il team a quello di HERE Technologies, finalizzata alla creazione dell’applicazione ufficiale del sistema, basata sul Mobile Software Development Kit for Business messo a punto dall’azienda controllata da Audi, BMW e Daimler. Come si può osservare dai primi screenshot diffusi (allegati di seguito), si tratta di un’app che non si limita a segnalare le tratte coperte da Hyperloop, ma offre informazioni dettagliate anche sugli altri mezzi di trasporto, compresi quelli di Lyft per il ride sharing. Insomma, un approccio intermodale alla mobilità, destinato a un’adozione sempre più su larga scala.
Nonostante manchino ancora un paio d’anni all’inaugurazione della prima tratta (sarà costruita a Dubai e arriverà ad Abu Dhabi in soli dodici minuti), l’app non è solo un esercizio di stile. Virgin Hyperloop One ha intenzione di avviarne la distribuzione già entro la fine del 2018, così da far comprendere agli utenti quali saranno i vantaggi concreti offerti dall’introduzione della tecnologia, anzitutto in termini di tempi di percorrenza. Verranno mostrate anche le tratte per le quali al momento non è previsto l’avvio dei lavori necessari alla realizzazione, come quella che lega ipoteticamente il Convention Center di Las Vegas dove ha sede il Consumer Electronics Show allo Staples Center di Los Angeles: un viaggio da circa 450 Km che, affidandosi a Lyft e Hyperloop, richiederebbe poco più di un’ora e mezza in totale.